Nazionale A

Prandelli, 56 anni pensando al futuro e a un sogno chiamato Mondiale

lunedì 19 agosto 2013

Prandelli, 56 anni pensando al futuro e a un sogno chiamato Mondiale

“Il mondiale per qualsiasi persona è il sogno all'ennesima potenza. Bisogna essere convinti di poter arrivare a quel sogno e io sono convinto”: parola di Cesare Prandelli, che festeggia oggi il suo 56° compleanno senza perdere di vita l’obiettivo più importante della stagione.
“Certo – continua il commissario tecnico ai microfoni di Sky - ci manca ancora qualcosa, dobbiamo lavorare per colmare certi gap rispetto alle
migliori. Penso ad esempio alla fisicità. Però abbiamo tante buone qualità, questo gruppo è davvero cresciuto sotto tutti i punti di vista. Balotelli e Osvaldo insieme? Sono due giocatori che possono convivere. Se riuscissero a giocare bene insieme, ci permetterebbero di colmare parte del nostro'limite fisico e di schierare, magari, un centrocampo più tecnico”.
Quindi Prandelli, parlando degli altri allenatori, ha elogiato un po’ tutti: “In Italia ci sono molti tecnici bravi. Antonio Conte ha dato una filosofia al suo team, che in molti ci eravamo scordati; Massimiliano Allegri è stato bravo a vincere lo scudetto al suo primo anno nel Milan e poi a centrare buoni traguardi con un organico meno competitivo. Poi ci sono altri come Mazzarri, che ha dato sempre un marchio importante alle sue squadre, o come Montella che è stato la rivelazione dello scorso campionato per la qualità del gioco espresso dalla sua Fiorentina, che avrebbero meritato lo scudetto del gioco. Ma c’è anche Stefano Pioli, uno dei più bravi d'Italia: ogni anno fa cose straordinarie e, cambiando sempre, non è facile”.