Prandelli: "Abbiamo fatto innamorare la gente attraverso il gioco"
venerdì 29 giugno 2012
Il giorno dopo ha un gusto migliore, anche se Cesare Prandelli ha la faccia di chi sa che c'è ancora un passo molto importante da fare. Prima di concedersi ai giornalisti il Ct fa gli auguri a nome di tutto il gruppo azzurro al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per i suoi 87 anni: "Siamo orgogliosi di avere un presidente così, come siamo orgogliosi della gara che abbiamo fatto perché quando sei all'estero capisci molto di più l'importanza di rappresentare un paese. Bastava leggere o ascoltare un commento per rimarcare l'importanza di questa gara". Prandelli afferma che la squadra in questi giorni ha lavorato nel migliore dei modi: "Abbiamo sfruttato il poco tempo che avevamo a disposizione e abbiamo preparato la partita benissimo dal punto di vista tattico. I ragazzi sono stati meravigliosi". Il Ct ammette che questi sono stati due mesi duri da tanti punti di vista: "La squadra ha sempre cercato di reagire in maniera positiva anche nei momenti di tensione che abbiamo vissuto. Quando andavamo sul campo abbiamo pensato a due cose: uno che avevamo la fortuna di fare il nostro lavoro, due che sul campo potevamo stemperare le nostre paure e ansie. Abbiamo capito che potevamo ribaltare la nostra situazione negativa in qualcosa di positivo anche dal punto di vista psicologico. Io ho cercato di far capire ai ragazzi che anche noi abbiamo coraggio. Noi italiani abbiamo sempre coraggio e per fare cambiamenti bisogna avere coraggio". Pensando al prossimo futuro Prandelli spiega che avrà solo un giorno per preparare la finale, ma che la squadra si farà trovare pronta: "La gara con la Spagna sarà difficilissima, loro giocano così da anni, hanno valori tecnici, morali e caratteriali di assoluto rispetto. Ho sempre detto che per noi potevano essere un punto di riferimento. Il nostro gioco è la dimostrazione che se un commissario tecnico ha il tempo di lavorare e di fare l'allenatore, allora anche la Nazionale può diventare squadra. Quando ho iniziato la nostra avventura a Coverciano ho sempre cercato di trasmettere questo concetto perché volevamo essere protagonisti. Io quando vedo la mia squadra sviluppare il gioco sono soddisfatto e ho capito che si poteva fare bene quando i giocatori mi chiedevano di stare di più sul campo a lavorare. Per quanto riguarda la partita di domenica – avverte - devo vedere ancora i ragazzi come stanno nell'allenamento che effettueremo questo pomeriggio a Wieliczka. Con la Spagna dovremo prendere spunto dalla prima gara del girone. Dovremo ripetere il nostro primo tempo. Non dobbiamo avere paura di affrontarli. Siamo arrivati a questa finale con il gioco e dobbiamo continuare a farlo. Siamo migliorati perché abbiamo avuto modo di lavorare sul campo e questo ci ha aiutato molto". Sulla sua situazione personale post Europeo, Prandelli afferma che questo non è il momento ideale per discuterne, ma che comunque nessuno ha mai parlato di divorzio: "Ho solo detto che negli ultimi due mesi ho fatto molta fatica perché la qualità della vita non è stata proprio il massimo. Alcuni ragazzi come Buffon mi hanno chiesto del mio stato d'animo. Sono felice per questo, ma li ho tranquillizzati". Il commissario poi commenta il dato sugli oltre 23 milioni di italiani che hanno gioito insieme alla squadra: "E' bello sapere che nelle piazze la gente gioisce con te. Più bello sapere che abbiamo fatto innamorare di nuovo la gente attraverso il gioco. Rappresentiamo tutta questa gente che ci guarda con entusiasmo. Queste soddisfazioni compensano la qualità di vita che a volte manca". Il Ct lancia un messaggio a chi si interessa di Nazionale solo in questi eventi: "Ci vorrebbe più amore e più interesse sulle Nazionali e invece spesso si parla esclusivamente di club. Negli altri paesi non è così. Prima viene la Nazionale. Questo lascia un po' perplessi". Le ultime parole sono per Balotelli: "Ieri ha giocato una grande partita, ma soprattutto ha giocato per la squadra. Ha fatto tutto quello che gli abbiamo chiesto, dando sempre un punto di riferimento ai compagni. Se capirà che deve giocare sempre come ieri sera, il suo processo per diventare campione sarà breve. Lui ha la fortuna di avere un allenatore come Mancini che sa come farlo crescere. Se è un simbolo? Il simbolo di questa squadra è la maglia azzurra".