Il programma delle squadre Azzurre in campo a novembre
11 novembre 2023
lunedì 25 giugno 2012
Un Prandelli a tutto tondo quello che si presenta a Casa Azzurri il giorno dopo la splendida vittoria con l'Inghilterra. Il Ct rimarca lo spirito della squadra: "I ragazzi sono consapevoli di quello che stanno facendo. C'è voglia di misurarsi a viso aperto, c'è voglia di giocare a calcio. Sarebbe bello vedere dopo ogni partita dati come quelli visti ieri. Abbiamo avuto un possesso palla dato dal fatto che non li abbiamo fatti mai ripartire". Prandelli spiega che il processo di cambiamento è ancora lungo, ma che da quando è diventato Ct è partito da subito un percorso nuovo che ha trovato un primo step nella partita amichevole pareggiata a Dortmund nel febbraio 2011: "In quella partita abbiamo capito che ce la potevamo giocare con tutti. Siamo cresciuti e cambiati molto, ma è cambiata tanto anche la Germania. Loro hanno qualche anno di vantaggio di lavoro rispetto a noi. Dopo il Mondiale del 2006 hanno puntato sui giovani e ora hanno un gruppo importante". La partita con la Germania risveglia in Prandelli, come in tutti gli italiani, ricordi storici: "Quella del 1970 rimane la partita con la P maiuscola per eccellenza. Ricordo di averla vista a casa con mio padre ed è stata l'emozione più forte che ho provato da tifoso".
Con la Germania il problema vero sarà il recupero delle energie e l’Italia avrà due giorni in meno rispetto ai tedeschi per ritrovare la miglior condizione: "Questo è un handicap non indifferente, una situazione che la Uefa deve analizzare. O viene prolungato il periodo di gioco o il calendario deve essere sistemato meglio. Due giorni di recupero in più, in partite di questo genere, non sono sinonimo di spettacolarità. La squadra atleticamente è viva e contro i tedeschi dovremo essere bravi a sfruttare i loro momenti di debolezza, visto che ogni squadra ne ha. Analizzeremo i video e cercheremo di preparare al meglio la partita. Ora il mio pensiero è fare l'analisi su chi possa recuperare. Abbiamo tutti lo stesso pensiero: usciremo vincitori se penseremo che la partita sarà in bilico fino all'ultimo minuto. Posso dire che paradossalmente preferisco prendere gol in contropiede, piuttosto che con la difesa schiacciata. Voglio una squadra che sappia osare e che continui a fare calcio propositivo. Con i tedeschi bisogna soprattutto capire come stare in campo".
Il Ct non avverte il problema di fare gol: "Ieri per Cassano e Balotelli è stata la partita più difficile, perché loro giocavano molto schiacciati e chiusi. Entrambi hanno fatto quello che avevo chiesto loro. Antonio mi ha dato tanta qualità fino a che è stato in campo, Mario è sempre stato presente nelle azioni che contavano. Quando una squadra crea così tanto di solito le partite le vince. L'importante è l'atteggiamento della squadra, gli uomini che riusciamo a portare in area quando attacchiamo. Ieri i centrocampisti hanno avuto tante occasioni, dobbiamo solo lavorare maggiormente sui tempi di inserimento".
La partita si è decisa ai calci di rigore e Prandelli rivela: "Sui rigori non ci eravamo allenati, ne abbiamo battuto qualcuno nell'ultimo allenamento, ma poi in partita tutto cambia. Il rigore di Pirlo ha stupito anche me, poi quando ha detto che lo ha battuto così per mettere pressione agli inglesi ho capito che c'è sempre da imparare da campioni come lui".