Nazionali

Prandelli: "Con la squadra più forte del mondo faremo il nostro gioco"

sabato 30 giugno 2012

Prandelli:

"E' stata una lettera che mi ha dato emozione". Parola di Cesare Prandelli, che commenta così la lettera ricevuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Il Presidente ha usato parole molto importanti per noi e sinceramente non vedo l'ora di leggerle ai miei giocatori. Nella lettera ci trasmette tutte le cose che vuole trasmettere anche alla Nazione. Si sente tutta la fiducia che ha nei nostri confronti. Lui ha dismostrato fin da subito sensibilità e capacità di leggere le situazioni e ha capito che noi abbiamo sempre dato il massimo". Prandelli ammette che anche stavolta preparerà la gara con l'ausilio soprattutto del video: "Cercheremo di vedere tante situazioni. Affrontiamo la squadra migliore del mondo e in questi quattro anni lo ha dimostrato. Rimane sempre la squadra da battere. La loro forza non è solo nel possesso palla, ma anche nella riconquista del pallone lontano dalla loro area. Noi dovremo essere bravi a cogliere i momenti giusti per avere la superiorità numerica in certe zone del campo. Ci vuole rispetto, ma anche la consapevolezza che possiamo fare il nostro gioco, quando ce lo faranno fare". Il Ct vuole vedere anche domani un'Italia propositiva: "Da subito abbiamo cercato di esaltare le qualità dei nostri giocatori. Il filo conduttore è stato sempre il gioco e bisogna continuare a lavorare così: questa è la strada vincente. Domani mi auguro veramente di vedere un'Italia propositiva e concentrata, anche perché mi aspetto la solita Spagna, che sa palleggiare, che sa aggredire. E' una delle squadre che ha preso meno gol in assoluto, che sa attaccare la profondità. Starà a noi leggere le situazioni nel miglior modo possibile". Prandelli parla anche di Balotelli: "Mario si è trovato in un ambiente importante, dove si è confrontato con i campioni che hanno già vinto. Dopo la gara con l'Irlanda ha fatto tutto quello che gli abbiamo chiesto e ora si vedono i frutti". Il Ct si aspetta un'Italia diversa da quella della prima partita a Danzica: "In quell'occasione avevamo solo due difensori. Strada facendo abbiamo acquisito condizione fisica e quindi abbiamo ritrovato quelle sicurezze che avevamo perso".