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Prandelli: “Italia nata per attaccare, al Mondiale dovremo rischiare”

martedì 19 novembre 2013

Prandelli: “Italia nata per attaccare, al Mondiale dovremo rischiare”

Propositiva e sempre votata all’attacco, anche se con qualche sbavatura in fase difensiva, soprattutto sulle palle alte, che è costata qualche gol di troppo. I pareggi con Germania e Nigeria hanno confermato che l’Italia è viva e che, a sette mesi dal Mondiale, i presupposti per fare bene in Brasile ci sono tutti: ''Dobbiamo mantenere l'idea della qualità di gioco a centrocampo – avverte Cesare Prandelli il giorno dopo il 2-2 con la Nigeria al ‘Craven Cottage’ di Londra - ma questa Italia è nata per attaccare, se non lo facciamo siamo una squadra come tante altre. Per il Mondiale preferisco una squadra che rischi fino in fondo''. E’ un 2013 positivo per la Nazionale che, oltre al terzo posto nella Confederations Cup, si è qualificata per la prima volta nella sua storia al Mondiale con due turni di anticipo. Nonostante gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni, la Nazionale non sarà testa di serie al Mondiale. Il meccanismo del Ranking Fifa non convince il Ct: “La stagione è stata più che positiva. Abbiamo visto un’ottima Confederations, ci siamo qualificati al Mondiale con due turni d’anticipo. Per essere soddisfatti al cento per cento manca solo la vittoria con l’Armenia : ma credo sia un po’ da rivedere questa classifica Fifa. E anche gli spareggi, per me vanno aboliti. Noi abbiamo giocato le partite di qualificazione agli Europei e ai Mondiali senza mai perdere una partita, eppure pesano i risultati delle amichevoli. Credo che i criteri per stilare quella classifica vadano rivisti. Gli spareggi invece sono da abolire, non dovrebbero esistere. Meglio fare più gironi: del blasone, della storia di una nazionale si deve tenere conto, è un controsenso che la Francia possa stare fuori. Nel girone stava con la Spagna, siamo sinceri, fossimo stati noi probabilmente saremmo nella stessa condizione. Si devono fare più gironi, tenendo conto del blasone: poi se in un anno e mezzo non fai risultati all’altezza, paghi”.

Il 6 dicembre gli Azzurri conosceranno gli avversari del girone di Brasile 2014, ma intanto Prandelli ha le idee chiare su come impostare il ritiro: “In Confederations – ricorda il Ct  - abbiamo aperto il nostro albergo a famiglie e bambini, la risposta è stata molto buona. Ne parlerò ai giocatori e definiremo come, sono loro che devono stare tranquilli. Le famiglie vicine, soprattutto i bambini, aiutano a stemperare. Sarà un Mondiale logisticamente complicato: assomiglia a Usa '94, chiederò consigli a Sacchi''.

Le occasioni per testare la squadra in vista del Mondiale non saranno molte: ''Piuttosto che niente – scherza Prandelli - è meglio piuttosto. Avrò sette giorni di lavoro sul campo o poco più: spero di averne due a un mese dalla fine del campionato per i test fisici. C'e' un calendario troppo fitto, troppi interessi: e troppo poco in favore della Nazionale. Eppure rappresentiamo l'Italia nel Mondo''.