Nazionale A

Prandelli: “L'Italia c'è, ma non si può vincere sempre a mani basse”

sabato 13 ottobre 2012

Prandelli: “L'Italia c'è, ma non si può vincere sempre a mani basse”

Contro la Danimarca ci sarà Chiellini, forse anche Balotelli sarà a disposizione. E’ quello che Cesare Prandelli dice nel caso del difensore, è quello che spera per quanto riguarda l’attaccante. Il giorno dopo la vittoria in casa dell’Armenia, il cittì guarda già alla prossima avversaria. La Nazionale è rientrata oggi all’ora di pranzo a Coverciano, soddisfatta per i tre punti conquistati che hanno lanciato l’Italia in testa al girone di qualificazione, un po’ meno per le critiche lette sui giornali. Il commissario tecnico, che non ama le polemiche, non può fare a meno di osservare: “Ho visto una buona partita e una buona squadra con voglia, determinazione e giusta mentalità. Il calcio è cambiato, anche una squadra come l'Armenia ha le sue individualità e può metterci in difficoltà: se qualcuno pensa che l'Italia vinca sempre a mani basse, non si va da nessuna parte”.
Il cittì conferma dunque il rientro di Chiellini, mentre il recupero di Balotelli sarà valutato nei prossimi giorni. “Se il medico darà l'ok, oggi farà un allenamento intenso, e poi valuteremo. Vediamo se è disponibile quantomeno fra i diciotto per martedì. Non è un problema di voglia la sua, sfido chiunque a non averne in Nazionale. Il problema è che anche durante il trasferimento in aereo ha avuto un attacco di tosse forte”. Balotelli oggi si è allenato a parte e, al termine della seduta il prof. Castellacci ha dichiarato: “E’ in fase di recupero, ha fatto dei test che hanno dato risultati positivi, valuteremo nei prossimi giorni. Come valuteremo anche le condizioni di Giovinco, che contro l’Armenia ha riportato un lieve trauma contusivo alla caviglia sinistra”.
Tornando alla serata di Yerevan, Prandelli, nella conferenza stampa del giorno dopo, si è definito meno ansioso: “A me l’Italia è piaciuta – ribadisce – anche se ci è  mancata continuità. Finita la gara abbiamo pensato di aver fatto una buona partita poi, letti i giornali, abbiamo vista presentata un’altra gara. Ma questo ci serve da stimolo. Abbiamo fatto una buona gara. L’avevamo preparata bene, così. Abbiamo rischiato nelle ripartenze, ma va bene, meglio che essere passivi. Dobbiamo ricercare ancor di più la qualità, perché non siamo da contropiede. Ho rivisto la squadra giocare con il piglio giusto, sono più sereno di prima. Il loro pari era inficiato da un errore tecnico arbitrale clamoroso. Dopo l’Europeo tutti si aspettano che l’Italia vinca sempre 3-0. Ma non può essere così. A parte la Spagna, non ci sono squadre che possono 'uccidere' le partite ancora prima che inizino. Il calcio sta cambiando. L’Armenia ha 3-4 giocatori di talento internazionale”.
Sulla prestazione di Osvaldo e De Rossi non ha dubbi: “Zeman mi deve ringraziare per aver rilanciato De Rossi e Osvaldo? No. Ogni allenatore ha il diritto di fare le proprie scelte, e di motivarle. Le sue critiche sono state pesanti, i giocatori devono poi reagire sul campo. De Rossi con noi ha sempre dato la massima disponibilità. Poi, per l’interpretazione di un determinato ruolo, nel suo club, può servire più tempo. Ma lui e Osvaldo lo possono fare”.
Certo De Rossi, insieme a Buffon e Pirlo, è stato decisivo: “Giocatori come loro sono una risorsa. Non è un limite che i campioni del mondo facciano ancora la differenza. Poi dobbiamo, strada facendo, inserire giocatori di prospettiva”.
Promosso anche Giovinco: “Ha creato tre situazioni sottoporta. Poi è chiaro che gli è mancato il gol. Ma i movimenti provati li ha fatti bene. La sua prestazione è stata buona. Se avesse segnato, i giudizi sarebbero stati diversi; con Balotelli in salute avremmo giocato in maniera differente. Marchisio avrebbe avuto più spazio per gli inserimenti, quelle zone di campo se l’è prese Giovinco. Tre punte? Per trovare gli equilibri con questo eventuale modulo ci vorrebbe tempo”.
Tranquillo, Prandelli, ma senza sottovalutare la Danimarca: “Il nostro è un girone equilibrato e storicamente la Danimarca ci ha sempre creato problemi”.

Il programma

Domenica 14 Ottobre 2012
h. 10.30 Allenamento (aperto alla stampa)
h. 13.30 Incontro con la stampa (calciatori)
h. 15.30 Allenamento (a porte chiuse)

Lunedì 15 Ottobre 2012
h. 10.30 Allenamento (a porte chiuse)
h. 15.55 Partenza in treno da Firenze per Milano
h. 17.40 Arrivo a Milano e trasferimento allo Stadio G. Meazza
h. 18.30 ca Incontro con la stampa del Ct Prandelli
h. 19.00 Allenamento (aperto alla stampa)
Al termine incontro con la stampa e trasferimento all’Hotel Melia

Martedì 16 Ottobre 2012
h. 20.45 Gara ITALIA – DANIMARCA, Stadio G. Meazza
Al termine incontro con la stampa e scioglimento della comitiva