Nazionale A

Prandelli non dà la formazione: “Il mio unico pensiero è fare tre punti”

lunedì 15 ottobre 2012

Prandelli non dà la formazione: “Il mio unico pensiero è fare tre punti”

Cesare Prandelli non vuole concedere nessun vantaggio alla Danimarca. Per questo ha deciso di non comunicare la formazione alla vigilia di un match molto delicato, che potrebbe regalare all’Italia il terzo successo consecutivo nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo Fifa 2014: “Ci sono sempre quei 15-20 minuti – spiega nella consueta conferenza della vigilia giustificando la scelta di non comunicare l’undici che partirà dal primo minuto – che precedono la partita in cui leggi la formazione e devi fare delle ricerche veloci e capire le caratteristiche dei giocatori. Se dessi la formazione potrebbero studiare adesso tutte le tattiche, anche sui calci da fermo. Vorrei che anche loro avessero quei dieci minuti di ansia domani”. L’attenzione mediatica è da qualche giorno fagocitata da Juventus-Napoli, il big match della prossima giornata di campionato. Ma il Ct non vuole farsi distrarre, in testa ha un solo obiettivo: “Il mio unico pensiero è fare tre punti domani. Se riuscissimo a vincere faremmo un passo importante, visto che il nostro è un girone molto equilibrato. L’ultima volta che abbiamo fatto una conferenza stampa in cui l’argomento erano le squadre di club – ricorda Prandelli - abbiamo perso la partita con gli Stati Uniti”.
Domani al Meazza l’Italia torna ad affrontare la Danimarca. L’ultimo precedente risale al Campionato Europeo del 2004, quando gli Azzurri furono bloccati sullo 0-0 ed eliminati in virtù di un 2-2 nell’ultima sfida del girone tra Svezia e Danimarca. “Dobbiamo interpretare bene questa gara – avverte Prandelli - perché la Danimarca ha una buona organizzazione, un buon ritmo di gara e la capacità di pressare alti gli avversari. Ha due esterni molto offensivi, che attaccano bene gli spazi. Hanno abilità con la palla a terra e anche di testa possono essere pericolosi”. Intanto anche a Milano la Nazionale è stata accolta da migliaia di persone all’arrivo alla Stazione Centrale: “L’entusiasmo è una cosa bella, che ci deve accompagnare. Era quello che volevamo all’inizio di questa avventura e vuol dire che abbiamo lavorato bene e che abbiamo avuto la fortuna di creare qualche emozione”.
Il Ct torna anche sulle critiche considerate un po’ eccessive dopo il successo in Armenia: “Difficilmente dalla televisione puoi fare un’analisi dettagliata della partita. Chi è sul campo può entrare sui dettagli, ma da casa non si può capire bene l’andamento del gioco”. In merito alla formazione non si sbilancia nemmeno quando si tratta di parlare di singoli: ''Buffon si è curato, vuole giocare: vediamo dopo il test di questa sera. Balotelli? Dopo la febbre si è allenato più intensamente di quanto sperassi, è pronto. Non devo dirgli niente, se dovesse scendere in campo dovrà fare il compito tattico che gli daremo. Pirlo è un giocatore che tutte le squadre che abbiamo affrontato hanno provato a limitare, ma con la personalità di Andrea non ci sono gabbie, lui trova sempre il modo di fare le sue giocate”.
L’ultima battuta è su Simone Farina, il giocatore del Gubbio che fu tra i primi a denunciare un tentativo di illecito sportivo e che oggi non sembra trovare spazio nel nostro campionato: “L’ho sentito nei giorni scorsi – rivela il Ct – ed era amareggiato per come sono andate le cose. L’Inghilterra l’ha scelto per una questione d’immagine, ma forse avremmo bisogno noi dell’immagine”.