Nazionale A

Prandelli vuole subito il Brasile: “Chiudiamo adesso questa pratica”

lunedì 9 settembre 2013

Prandelli vuole subito il Brasile: “Chiudiamo adesso questa pratica”

Volare da Torino al Brasile in soli novanta minuti. E’ la missione che sembra impossibile ma che non lo è per la Nazionale di Cesare Prandelli, che allo ‘Juventus Stadium’ affronta la Repubblica Ceca (calcio d’inizio alle 20.45, diretta su Rai Uno) con l’obiettivo di portare a casa altri tre punti dopo il sofferto successo di venerdì con la Bulgaria. Con una vittoria gli Azzurri, per la prima volta nella storia, potrebbero qualificarsi alla prossima Coppa del Mondo con due turni di anticipo: ''Abbiamo la necessità e la volontà di chiudere la pratica qualificazione – avverte Prandelli nella conferenza stampa della vigilia - è una grande possibilità. Non dovremo sbagliare nulla. Non ho mai pensato al record, mi interessa solo la  qualificazione in un girone particolarmente difficile. Le squadre  dell'Est sono in netta ripresa rispetto a qualche anno fa, c'è molto  equilibrio. Noi ci siamo costruiti una grande opportunità con le  prestazioni, ora abbiamo un'occasione irripetibile. In alcune partite  siamo riusciti a portare a casa il risultato grazie alle grandi parate di Buffon, ma la squadra ha sempre cercato di essere propositiva, su  ogni campo. Nessuno ci ha regalato nulla''.

Sono attese alcune novità nell’undici iniziale rispetto al match con la Bulgaria. Balotelli, Osvaldo e Montolivo hanno scontato le rispettive squalifiche e tornano a disposizione e anche il modulo potrebbe subire delle modifiche, con lo spostamento di Daniele De Rossi nella linea difensiva: “Ho provato De Rossi tra i due difensori – conferma il Ct, che anche stavolta non ha voluto dare anticipazioni sulla formazione - non lo considero un difensore, ma un centrocampista aggiunto.  Abbiamo provato anche altre cose, ma non voglio dare vantaggi a nessuno''.

Prandelli, che ha salutato con entusiasmo anche la liberazione di Domenico Quirico, l’inviato de ‘La Stampa’ rapito in Siria a inizio Aprile (“E’ una bellissima notizia che abbiamo accolto con gioia”), non sottovaluta la Repubblica Ceca, battuta a sorpresa in casa venerdì dall’Armenia: “Abbiamo lavorato bene in questi due giorni perché abbiamo avuto tempo di recuperare. Conosciamo l'importanza di questa gara, sarà particolarmente difficile perché loro si giocheranno le ultime possibilità.  Affronteremo uno dei centrocampi più forti d'Europa – sottolinea Prandelli – e dovremo stare veramente molto attenti. Hanno molte frecce da poter usare e abbiamo grandissimo rispetto”.


Il pubblico dello ‘Juventus Stadium’, dove la Nazionale giocherà per la prima volta, potrebbe dare agli Azzurri la spinta decisiva per staccare il biglietto per il Brasile: ''Bisogna mettere pressione agli avversari, se 40mila persone  sugli spalti ci metteranno entusiasmo, sarà uno spettacolo per tutti. Giochiamo nello stadio più bello d'Italia e forse d'Europa. E' un impianto sempre pieno, molti vengono per  vedere la Nazionale che da tempo non viene a Torino''.
Il Commissario tecnico azzurro si dice meravigliato per il risalto dato all’assenza di Balotelli in occasione dell’incontro di ieri con il Ministro Kyenge: “Balotelli con l'incontro con il ministro Kyenge non c'entrava nulla: sinceramente è una cosa che non capisco. Mario aveva già incontrato il ministro. Avevamo programmato di portare altri giocatori, non capisco dove sia il caso''.

Dopo la squalifica scontata con la Bulgaria, Prandelli riavrà a disposizione Riccardo Montolivo: “Sentiamo l'obiettivo più vicino – conferma il centrocampista del Milan - ma sappiamo quanto sia difficile. All'andata la Repubblica Ceca ci mise in difficoltà e siamo consapevoli che non sarà facile". Da una nazionale ad un passo dalla qualificazione, ad un’altra che non sbaglia un colpo. E così, dopo l’in bocca al lupo di Buffon nei giorni scorsi, da Montolivo sono arrivate parole d’elogio per gli Azzurri dell’Italbasket, vittoriosi anche con la Svezia nell’Europeo che si sta disputando in Slovenia: “Sta facendo grandi cose. Quello che viene fuori è l'atteggiamento e la compattezza che hanno. Noi dovremo mettere in campo anche questo".