Nazionali

Prima Smeltz, poi Iaquinta su rigore. Secondo pareggio dell’Italia

domenica 20 giugno 2010

Prima Smeltz, poi Iaquinta su rigore. Secondo pareggio dell’Italia

Si complica il Mondiale dell’Italia. Il pareggio con la Nuova Zelanda (1-1), dopo quello all’esordio con il Paraguay, segna un passo indietro della Nazionale di Lippi rispetto alla prestazione di lunedì scorso che aveva mostrato una squadra in crescita sul piano della condizione e del gioco. Anche oggi l’Italia ha incassato un gol su calcio piazzato alla prima occasione creata dagli avversari (anche se la rete è viziata da due irregolarità ) e anche oggi non è riuscita a chiudere il triangolo in fase offensiva. Prima ha subito il gol di Smeltz, poi ha pareggiato su rigore con Iaquinta: il risultato è stato un buon primo tempo e una ripresa a fari spenti. Come dire: un’Italia bruttina, troppo per essere vera. Ma intanto tra quattro giorni gli azzurri dovranno affrontare la terza e ultima partita del girone contro la Slovacchia. Con il Paraguay in testa alla classifica con 4 punti, Italia e Nuova Zelanda seconde con due punti e Slovacchia terza con un punto, non resta altro che vincere per andare avanti. E Lippi, in conferenza stampa, giura che “nessuno di noi ha voglia di tornare a casa”.
Con l’eccezione di Marchetti in porta al posto dell’infortunato Buffon, l’undici azzurro – con il lutto al braccio per la scomparsa dell’ex giocatore della Nazionale Roberto Rosato - è lo stesso sceso in campo lunedì scorso contro il Paraguay con Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito, Pepe, De Rossi, Montolivo, Marchisio, Iaquinta, Gilardino.
Ed è ancora una partita in salita per l’Italia che, dopo appena 7’, subisce il vantaggio dei neozelandesi con il destro di Smeltz. Un gol nato da un calcio piazzato e viziato da una doppia irregolarità: la spinta di Reid su Gilardino e il fuorigioco di Smeltz, ma per l’arbitro va bene così.
Anche un anno fa, nell’amichevole che ha fatto da antipasto alla Confederations Cup, fu Smeltz a portare in vantaggio i compagni; e, come un anno fa, la differenza tecnica tra le due squadre è notevole, ma l’Italia fatica a costruire e a trovare lo sbocco negli ultimi metri. Si comincia al 9’ con una palla filtrante su punizione di Montolivo, che Paston respinge all’ultimo. Al 15’ angolo di Pepe, tocca Cannavaro e Chiellini non indovina la mira; al 22’ tiro di Zambrotta sul secondo palo, Paston devia in angolo. E ancora, al 26’, il palo di collo destro colpito da Montolivo.
La Nuova Zelanda non riesce ad uscire dalla propria area e si aiuta come può, spesso con i gomiti: da una palla lunga in area, nasce il pareggio degli Azzurri che arriva su rigore, grazie al fallo di Smith su De Rossi. Dal dischetto Iaquinta – uno dei realizzatori del 4-3 di un anno fa – spiazza Paston. Raddrizzato il risultato, Lippi sposta Marchisio a destra e Pepe a sinistra, e l’Italia chiude i primi 45’ all’attacco con un destro di De Rossi, deviato dal solito Paston.
Nella ripresa subito due cambi per il cittì azzurro: dentro Camoranesi e Di Natale, fuori Pepe e Gilardino, con l’idea di dare più energia e vivacità alla manovra offensiva. Tante occasioni ancora, ma ancora idee confuse e poca lucidità da parte degli azzurri: al 4’ Paston respinge con i pugni un tiro di Di Natale, al 15’ De Rossi in profondità per Iaquinta che, pressato da tre difensori, si gira al tiro ma non centra la porta. Al 16’ terzo cambio: esce Marchisio, entra Pazzini; ma è la Nuova Zelanda a rendersi pericolosa con una saetta di prima intenzione dai 25 metri di Vicelich, per fortuna fuori.
Poi un destro di Montolivo deviato da Paston e ancora un brivido per Marchetti con il sinistro del nuovo entrato, Wood, che non trova la porta. Chiude un tiro di prima intenzione di Camoranesi che Paston spedisce in angolo.


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