Pronti per la finale storica con la Russia. Zoratto: “Occasione unica”
giovedì 16 maggio 2013
Si avvicina l’appuntamento con la finalissima del Campionato Europeo per la Nazionale Under 17, che domani a Zilina (calcio d’inizio alle 18, diretta su Eurosport 1), affronta la Russia per cercare di conquistare il primo titolo continentale della sua storia. Un cammino iniziato il 18 ottobre con la prima vittoria del girone contro l’Albania (1-0) nella prima fase di qualificazione, attraverso dieci gare culminate con il successo ottenuto con merito nella semifinale contro i padroni di casa della Slovacchia (2-0).
Un percorso caratterizzato dalla compattezza del gruppo, dal carattere, dalla determinazione che hanno permesso agli Azzurrini di superare, di volta in volta, tutti gli ostacoli e di raccogliere i primi frutti di una rinnovata struttura tecnica impiantata dalla Figc attraverso un progetto coordinato da un uomo di calcio come Arrigo Sacchi e una filosofia di gioco costruita su pressing, aggressività, intensità, passaggi rapidi.
Gli Azzurrini si sono allenati questa mattina, un’ora abbondante di lavoro atletico e tattico sul campo: unico assente Lomolino, reduce da uno stato febbrile. Le condizioni del gruppo sono buone, come ha sottolineato il tecnico Zoratto nella conferenza stampa della vigilia: “Nonostante la gara di domani sarà la quinta in due settimane, la squadra sta bene fisicamente. L’intenso lavoro di preparazione svolto durante il raduno e il programma di recupero dopo ogni partita sta dando i propri frutti: nell’allenamento odierno ho visto i ragazzi molto concentrati e, come è giusto che sia, iniziano a sentire l’importanza della gara”.
Sarà la prima finale nella storia dell’Under 17, una grande occasione: “Direi un’occasione unica – sottolinea Zoratto - il coronamento di un cammino difficile e splendido al tempo stesso. Sarebbe stupendo chiudere l’Europeo con una vittoria: vorremmo lasciare un segno ancora più grande di quello che abbiamo già fatto e cercheremo di fare di tutto per portare a casa un risultato di prestigio”.
Di fronte c’è la Russia, che ha già vinto il titolo nella stagione 2005/2006 e che gli Azzurrini hanno affrontato sabato scorso nella terza gara del girone, incontro terminato 1-1 : “La Russia è un’ottima squadra – continua il tecnico - ben disposta in campo e con buon giocatori. L’abbiamo già affrontata e quindi conosciamo le loro qualità; se arrivi in finale vuol dire che hai dei valori. Massimo rispetto quindi per i russi, ma nessun timore reverenziale: anche noi, se siamo giunti a questo punto, vorrà dire che qualcosa di buono abbiamo fatto. Sarà una partita molto complessa, non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche sotto l’aspetto psicologico. Cercherò di far capire ai ragazzi che devono concentrarsi su quello che abbiamo fatto in allenamento: dobbiamo fare le cose che conosciamo, come squadra e come collettivo, perché noi viviamo su quello”.