Una doppietta di Alberto Aquilani regala all’Italia la terza vittoria del girone e tre punti fondamentali verso i Mondiali del 2010. Festeggiano gli Azzurri e festeggia Lecce, che si è stretta intorno alla Nazionale in questa notte di calcio e spettacolo. Battuto il Montenegro 2-1, l’Italia mantiene la testa del girone con dieci punti, seguita dall’Irlanda di Trapattoni, che ha battuto Cipro 1-0, a sette. Una vittoria che, come aveva sottolineato Lippi alla vigilia, aveva il compito di valorizzare il punto conquistato a Sofia sabato scorso. E rispetto a Sofia è un’altra Italia sul piano del gioco, un’Italia che segna e crea occasioni da gol, che conferma la qualità di un gruppo di giovani appena arrivati che giocano, però, come veterani. Recuperati De Rossi, Gattuso e Giuseppe Rossi, lasciato a casa Toni squalificato e convocato al suo posto Quagliarella, Lippi opera un solo cambio rispetto a Sofia: Aquilani al posto di Montolivo e stesso modulo di sabato scorso con l’attacco a tre punte e con la conferma dell’ultimo acquisto, Simone Pepe. A Lecce continua la marcia di avvicinamento ai Mondiali del 2010, è la quarta tappa dopo le due vittorie con Georgia e Cipro e il pareggio con la Bulgaria; mentre il Montenegro finora ha ottenuto due pareggi contro la Bulgaria e l’Irlanda di Trapattoni. Ed è proprio la novità della serata, Alberto Aquilani, a portare l’Italia al successo. Al 7’ cross di Pepe, Aquilani entra in scivolata, ruba il tempo all’avversario e infila alle spalle del portiere. E’ il primo gol di Aquilani in maglia azzurra, ma al romanista non basta. Il Montenegro, dal canto suo, non ha nessuna intenzione di stare a guardare e al 16’ fa tremare Amelia, ma non Zambrotta che è pronto sulla linea a respingere. Campanello d’allarme. Tre minuti dopo, infatti, arriva il pareggio, con la classica azione di contropiede, firmato dalla rapidità di Mirko Vucinic. Tutto da rifare. E allora Aquilani, tra i migliori in campo, raddoppia al 28’, complice la deviazione di un difensore montenegrino. Nella ripresa due occasioni per De Rossi, un palo al 18’ e una splendida punizione al 41’ deviata dal portiere. Ma anche due belle parate da parte di Amelia. E poi? Un gruppo compatto che è arrivato dove voleva arrivare.

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