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Rossi-Matri, e l’Italia vince in Ucraina. Prandelli: “Lucidi e ordinati”

martedì 29 marzo 2011

Rossi-Matri, e l’Italia vince in Ucraina. Prandelli: “Lucidi e ordinati”

Dopo Lubiana, dove l’Italia ha compiuto un passo importante verso Euro 2012 (e oggi è arrivata anche la notizia dei pareggi di Serbia e Lubiana), la Nazionale di Prandelli fa bottino anche a Kiev nell’amichevole con l’Ucraina (2-0). E’ un’altra Italia rispetto a quella di Lubiana, cambiata per sette undicesimi, ma anche questa ha qualità. Una squadra inedita con Viviano in porta, in difesa da destra Maggio, l’esordiente Gastaldello in coppia centrale con Chiellini, a sinistra Criscito, a centrocampo Nocerino, Montolivo, Marchisio, Aquilani alle spalle delle due punte Gilardino, promosso anche capitano, e Giuseppe Rossi. Un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto in Giappone e si comincia.
Neanche il tempo di guardarsi intorno e dopo poco più di un minuto l’Ucraina colpisce il palo alla sinistra di Viviano con Rakytskiy. Ancora pericolosi i padroni di casa con un  sinistro di Fedetskiy, sul quale è pronto e bravo Viviano con i pugni.
Poi l’Italia perde Chiellini e al 16’ Prandelli manda in campo un altro esordiente, Astori. Quindi gli Azzurri si rimboccano le maniche, cominciano a pressare alto creando fraseggi interessanti, le azioni migliori. Tanto che al 27’ passano in vantaggio con Rossi che risolve una mischia e trova di sinistro l’angolino.
L’Italia gioca più in contropiede e bada meno al possesso di palla. Anche per questo nella ripresa Prandelli effettua subito due cambi: Santon in difesa al posto di Maggio e Giovinco, molto abile nel gioco di rimessa, in sostituzione di Aquilani. Successivamente in campo anche Matri. Spinta dal pubblico di casa, l’Ucraina si butta in avanti. L’Italia resta in dieci per gli ultimi 15 minuti. Reazione ingenua da parte di Astori che butta via il pallone dopo che l’arbitro, per un fallo di Criscito, aveva fischiato il calcio di punizione a favore dell’Ucraina: per l’azzurro cartellino rosso. Prandelli corre ai ripari, richiama Gilardino e inserisce Bonucci (a Montolivo la fascia di capitano).
Al 36’ un capolavoro tecnico di Giovinco, che smarca di tacco, consente a Matri di raddoppiare. C’è ancora il tempo per un gol dell’Ucraina, annullato dall’arbitro (ma era regolare) e per l’esordio di Parolo.
Poi la gioia di Prandelli: “Sono contento perché la squadra ha lottato – ha dichiarato il Commissario tecnico – è stata sempre lucida e ordinata, quindi una prova molto positiva. Queste sono partite che danno indicazioni importanti, e io ho ricevuto da questa prestazione molte risposte”.
In mattinata una delegazione italiana, guidata dal presidente Abete, ha fatto visita allo stadio Olimpiysky di Kiev, dove si giocherà la finale di Euro 2012, per verificare lo stato dei lavori.