Semifinale. Cuore, grinta, personalità: le Azzurrine escono a testa alta
mercoledì 8 giugno 2011
Stavolta fa festa la Norvegia. A tre anni di distanza dal titolo europeo conquistato contro le nordiche, l’Italia lascia l’onore della finale alle avversarie. Tra le lacrime, ma a testa alta. Escono di scena, le Azzurrine, dopo una partita combattuta, bella per intensità di gioco, per i gol segnati – cinque in tutto – per il coraggio che queste piccole donne hanno riversato sul campo, senza risparmiarsi. Escono sconfitte 3-2, una grande delusione: a fare la differenza, infatti, non è stata la superiorità tecnica, né l’impegno. Sono stati gli episodi, o piuttosto gli errori che l’Italia ha pagato a caro prezzo.
Tre vittorie consecutive e primato del girone per l’Under 19 Femminile che, con il passaporto per i Mondiali Under 20 del 2012 in tasca e il primo obiettivo raggiunto, ha tutta l’intenzione di giocarsi le sue carte. Ma all’inizio le Azzurrine sono contratte, tanto che, dopo appena 11’ di gioco, un errore difensivo risulta fatale e spiana alla Norvegia la strada per il vantaggio firmato da Bjanesoy.
Cammino in salita per la Nazionale di Corradini che, di fronte alle difficoltà, non si è mai tirata indietro. E così anche stavolta, dopo qualche minuto di sbandamento, arriva la reazione e anche la rete del pareggio, complice – anche qui – uno svarione difensivo della coppia centrale norvegese: al 22’ splendido l’assist della Rosucci, Elisa Lecce approfitta dell’errore, avanza e, con il portiere Fimreite in uscita, lascia partite un colpo di interno destro che si infila in rete.
Raggiunto il pareggio, l’Italia prende possesso del centrocampo e appare psicologicamente più tranquilla, ma non può impedire alla Norvegia di colpire il palo con Bjonesoy dopo un altro svarione difensivo.
Sono soprattutto le palle alte a mettere in difficoltà le Azzurrine. E anche nella ripresa, dopo appena tre minuti, l’ennesima indecisione difensiva consente alle avversarie di realizzare il 2-1. Stavolta la frittata la fanno Giuliani e Filippozzi, la prima con un’uscita fuori misura e la seconda che non riesce a contrastare in area il tiro da pochi passi di Ada Hegerberg. La doccia fredda per le Azzurrine dura appena un minuto; sul rovesciamento di fronte, Katia Coppola ristabilisce la parità con un gran gol, un tiro a incrociare che trova l’angolino opposto.
Grande lo spirito di reazione dell’Italia in una partita che si fa via via sempre più interessante. La squadra di Corradini ci crede, spinge il cuore oltre l’ostacolo sostenuta dal pubblico di Bellaria e dalla voglia di conquistare la finale. Ma al 19’ la Norvegia passa in vantaggio direttamente da calcio d’angolo, con una parabola di Hansen, appena entrata. Ancora le Azzurrine costrette a rincorrere. Corradini effettua due cambi: Mason al posto di Lecce e Vitale al posto di Filippozzi. Dopo un miracolo della Giuliani al 34’ su Bjonesoy, senza dubbio la più pericolosa delle nordiche, c’è spazio solo per un gran destro proprio di Marta Mason che il portiere Fimreite smanaccia sul palo. E per la festa finale di quella Norvegia che, tre anni dopo, si è presa la sua ricinvita.
Bellaria Igea Marina, 08/06/11, ore 17.00
Italia 2
Norvegia 3
RETI: 12’ pt Bjanesoy, 22’ pt Lecce, 3’ st Ada Hegerber, 4’ st Coppola, 20’ st Hansen.
ITALIA (4-2-1-3): Giuliani; Salvai, Linari, Filippozzi (dal 37’ st Vitale), Ledri; Franco, Mauri; Rosucci; Lecce (dal 26’ st Mason), Alborghetti, Coppola. A disp.: Casaroli, De Angelis, Pedretti, Venturini, Pederzoli. All.: Corradini.
NORVEGIA (4-3-3): Fimreite; Skaug, Knudsen, Sondena, Sønstevold; Dekkerhus (dal 26’ st Reiten), Thorisdottir, An. Hegerberg; Ada Hegerberg (dal 16’ st Hansen), Bjanesoy, Hegland. A disp.: Odden, Tengesdal, Vassbo, Aardalen, Stautland. All.: Torske.
ARBITRO: Severine Zinck (Francia).
NOTE: Ammonite: Ledri, Hansen.