Si chiama “Finale Roma” il pallone dell’incontro del 27 maggio all’Olimpico
lunedì 16 marzo 2009
Nella suggestiva cornice di Colle Oppio, con il Colosseo come sfondo, è stato presentato il pallone della Finale di Champions League che si giocherà allo stadio Olimpico il 27 maggio. La Champions League entra nel vivo e sono otto le squadre rimaste a contendersi un posto per il match dell’Olimpico. Si chiama “Finale Roma” il pallone studiato appositamente per l’evento e che sarà utilizzabile, nella prossima stagione, dalla squadra vincitrice per le partite casalinghe. Quattordici pannelli termo saldati per ridurre i punti di contatto (ridotti del 60%), uno speciale sverwe texture (la struttura superficiale) per adattare al meglio il contatto fra la scarpa e la sfera. “Abbiamo voluto coniugare la tecnologia con la storia – ha detto il responsabile marketing di Adidas Italia Winand Krawwinkel - Questo pallone è stato concepito secondo le migliori tecnologie. Un evento come quello della finale di Champions League merita il pallone migliore possibile. Dal 2004 forniamo il pallone per la finale di Champions, e anche quello unico per la manifestazione. Prima di Roma abbiamo creato le sfere dedicate a Parigi, Atene e Mosca. Abbiamo sempre voluto personalizzare il pallone con i simboli della città. Anche in questo caso per la finale di Roma ci sono dei disegni che ricordano, le statue, i monumenti, le bellezze che questa città offre. Abbiamo voluto chiamare l’evento “Welcome to History” per vari motivi: qui a Roma, basta voltarsi, per respirare la storia. Roma è da sempre città che ha raccontato storie di sport, poi chi vincerà qui rimarrà nella storia. Abbiamo voluto unire il nuovo con l’antico e Roma, per questo motivo, è la città ideale. Ci sarà anche tutta una serie di eventi organizzati da Adidas che ci porteranno alla finale perché Adidas vuole permettere a tutti i romani di avvicinarsi nel migliore dei modi alla finale del 27 maggio”.
Presenti all’evento anche il vicepresidente federale e responsabile del progetto organizzativo della finale di Champions League Demetrio Albertini, Peter Willems reponsabile del marketing Uefa, in rappresentanza del Coni il delegato Emilio di Toro e Roberto Falcioni in rappresentanza del sindaco Gianni Alemanno. Invitate due bandiere del calcio romano, Bruno Giordano e Rudy Voeller. “Scendere in campo all’Olimpico è sempre stata una grande emozione – ha spiegato Giordano – per un romano come me che è diventato una bandiera della Lazio quello stadio ha sempre rappresentato molto”. “E’ uno stadio che per me vuol dire molto – ha aggiunto Voeller – in quello stadio ho giocato tante partite con la maglia della Roma e ho vinto un Mondiale. Mia moglie è di Roma, e mi riempie di orgoglio il fatto di essere ancora amato da questa città”.