Tornano in campo tutte le Nazionali giovanili. Viscidi: "Un primo passo verso la normalità. Ripartenza, ma con pazienza”
Dopo un anno e mezzo di inattività, il coordinatore delle giovanili del Club Italia fa alcune riflessioni sul presente e sul prossimo futuro dell’attività giovanile internazionalelunedì 30 agosto 2021
Maurizio Viscidi ha iniziato con Arrigo Sacchi nel 2010 ad occuparsi delle Nazionali giovanili. Un progetto a tutto tondo, che, tra le altre cose, ha visto anche la trasformazione dei Campionati giovanili in senso più funzionale alla crescita del giovane talento e più orientata a dare nuova linfa al calcio Azzurro. Chiamato nel 2016 dalla FIGC a diventare il Coordinatore delle Nazionali Giovanili nel Club Italia, non ha mai smesso di seguire, con lavoro certosino, l’attività di tutte le Under, seguendole nei vari tornei internazionali e cercando, con tutti i tecnici delle diverse squadre Nazionali, di dare un’impronta al gioco più autorevole e impositiva.
Dopo un anno e mezzo di inattività dovuta alla pandemia, dove nel Calcio i più penalizzati in assoluto sono stati i ragazzi, tutte le Nazionali giovanili stanno ritornando in campo, grazie a delle amichevoli, a dei tornei e all’approssimarsi degli impegni europei con le prime fasi di qualificazione delle Under 17 e 19: “Mi fa piacere che siamo ripartiti tutti –sottolinea Viscidi - in particolare le Nazionali giovanili che, a parte la Under 21, in questo ultimo anno e mezzo, dall’Under 19 in giù, non hanno mai fatto attività, sia a livello di campionato che di incontri internazionali. Quasi non ci credevo, ma nel mese di agosto siamo riusciti a ripartire in modo, definirei, normale, senza i grandi sussulti dello scorso anno quando siamo stati costretti più volte a interrompere l’attività. A differenza di qualche altra Nazione che ha avuto un approccio diverso dal nostro, noi siamo stati particolarmente attenti alla problematica legata al Coronavirus e abbiamo agito in grande sicurezza. Naturalmente tutto ciò, attualmente, ci crea qualche problema a cui dovremo provvedere. Ma ritengo che la ripartenza vada coniugata con la pazienza”.
I prossimi appuntamenti, le due fasi di qualificazione agli Europei di categoria: per la Nazionale Under 17, in Irlanda del Nord dal 27 ottobre e per l'Under 19 in Slovenia a partire dal 6 ottobre: “Ancora non siamo pronti – avverte Viscidi – ma abbiamo organizzato amichevoli di prestigio (Olanda e Inghilterra per l'Under 19; la 17 impegnata nel Torneo 4 Nazioni), convocando un alto numero di giocatori, proprio per dare il massimo impegno ai nostri Azzurrini che affronteranno nazionali titolate. Inoltre, avremo la possibilità di valutare, ad ampio spettro, lo stato dell’arte: con i Campionati giovanili appena cominciati o che devono ancora cominciare, uniti all’anno e mezzo di inattività, sono da considerare diversi parametri tra cui la condizione fisica individuale”.
Per il Coordinatore, sono tre i capisaldi per una crescita coerente dei giovani talenti calcistici: “L’allenamento quotidiano con i club è naturalmente al primo posto – chiosa Viscidi -; con esso viene l’appuntamento domenicale con il campionato (è iniziato il Campionato Primavera e a breve ripartiranno i campionati Under 18, 17, 16 e 15) che rappresenta una verifica costante dello stato e delle potenzialità del giovane calciatore; terzo, ma non ultimo pilastro, l’esperienza internazionale che rappresenta quel quid indispensabile per l’affermazione del talento. La cosa che mi consola, è che questa ripartenza sta mantenendo una continuità che permette ai club di lavorare senza interruzioni, dando così ai programmi di lavoro una loro efficacia; di conseguenza, anche noi del Club Italia possiamo interagire rendendo il rapporto più proficuo per il ragazzo”.
Quanta soddisfazione nella vittoria dell’Europeo della Nazionale maggiore e nel vedere protagonisti diversi giocatori che provengono dalla filiera Azzurra: “La mia più grande gioia è stata vedere affermata una filosofia di gioco vincente, il bel gioco, che per me rimane lo strumento, l’esempio più potente per appassionare i ragazzi alla maglia Azzurra. Per quel che riguarda i molti nazionali che provengono dalle giovanili del Club Italia, mi dà soddisfazione il loro percorso, dall’Under 15 a salire, a conferma del buon investimento, non solo in termini economici ma anche di programmi e risorse, che la Federazione è riuscita a portare a compimento nel corso degli anni”.
Ma non è solo questo: “Il mio plauso va a Roberto Mancini – conclude il tecnico Azzurro – che ha saputo integrare nel suo staff elementi provenienti dalle fila del Club Italia, molti dei quali avevano un lungo trascorso nelle giovanili. E, infine, un grazie alla FIGC che attraverso la riconferma di tutti i quadri tecnici, ha voluto dare continuità al progetto. In un momento storico in cui la discontinuità la fa da padrona, è questo un elemento di non poco conto, che dà fiducia e tanto entusiasmo”.