Un gol di Borini mette ko la Germania. Mangia: “Una grande Italia”
mercoledì 6 febbraio 2013
Quando l’avversario si chiama Germania non è mai un’amichevole. L’Under lo sa e fa sul serio. E’ bella e concreta la giovane Italia, attenta nella prima parte, più spavalda nella ripresa quando il piede sinistro di Fabio Borini, l’attaccante “prestato” al Liverpool rientrato proprio oggi dopo tre mesi di assenza per un brutto infortunio, spedisce in rete un prezioso invito di Insigne. Non ci sono punti in palio, ma l’orgoglio conta, eccome. Mandare ko la Germania è una gran bella soddisfazione, specie se i ricordi sono fermi al pareggio (2-2) di Kassel, dove uno dei due gol lo segnò proprio Borini. E soprattutto perché fino ad oggi gli Azzurrini non erano mai riusciti a battere i tedeschi: nelle precedenti cinque gare tre sconfitte e due pareggi.
Ma ad Andria è un’altra storia. Molte le assenze nell’Under: Florenzi, El Shaarawy e Verratti passati alla nazionale maggiore, Gabbiadini, Destro e De Sciglio infortunati, Marrone in tribuna per un attacco influenzale. Mangia si affida al solito modulo, il 4-4-2, con Bardi in porta, in difesa da destra Donati, l’esordiente Bianchetti in coppia con Caldirola, Biraghi, a centrocampo Sansone, Crimi, F. Rossi, Insigne, in attacco Immobile e Borini.
Dall’Italia che si prepara per l’Europeo di giugno in Israele, il tecnico azzurro aspetta risposte concrete sul piano della condizione, ma soprattutto del gioco e dell’intesa. Nonostante le difficili condizioni del campo, l’Under si mostra attenta ed aggressiva fin dalle prime battute, opposta ad una Germania prepotente e fisicamente ben dotata, che gioca in orizzontale senza trovare peraltro grandi sbocchi, grazie ad una difesa azzurra pronta a ribattere senza complimenti. E’ dei tedeschi la prima incursione pericolosa al 10’ con Eswein lanciato a rete da un errore di Insigne, sul quale è però prontissimo Bardi in uscita con un’ottima scelta di tempo.
Poche occasioni da gol nel primo tempo: l’Italia si fa viva nell’ultima frazione con una punizione di Insigne che sorvola la traversa, subito dopo un salvataggio di Donati su un pallone calciato in porta da Polter.
Nella ripresa il primo cambio di Mangia arriva al 9’ con la sostituzione di Sansone e l’ingresso di Saponara. Cinque minuti e l’Italia, al 14’, passa in vantaggio sfruttando una verticalizzazione di Immobile per Insigne che, in progressione, supera l’avversario e serve un pallone facile-facile per Borini che di sinistro infila in rete, realizzando la sua quarta rete con la maglia azzurra. Brutto colpo, la Germania non ci sta. Ma gli Azzurrini non hanno nessuna intenzione di mollare e mantengono alta la concentrazione. Al 23’ secondo cambio con l’ingresso di Paloschi al posto di Borini.
E proprio il nuovo entrato, al 27’, manca il raddoppio con un colpo di testa che finisce alto di un soffio. Terza sostituzione al 32’: entra Longo, esce Immobile. L’Under continua a pressare, forte del vantaggio e della superiorità mostrata sul piano del gioco e dell’intesa, proprio quella che voleva vedere Mangia. E, al fischio finale, il tecnico non nasconde la propria soddisfazione: “La Germania resta una delle favorite all’Europeo, ma noi abbiamo giocato una grande partita e, se fossimo riusciti a far muovere la palla più velocemente, li avremmo messi ancora di più in difficoltà. Ai ragazzi va un grande applauso, sono stati tutti bravissimi. Questa è una squadra che ha valori importanti, a prescindere da chi gioca e chi sta fuori: non ha mai sbagliato atteggiamento. E sono contento anche per Borini, che ha sofferto tanto per via dell’infortunio: questo è il primo premio per lui, e non sarà l’ultimo”.