Roberto Baggio
Presidente del Settore Tecnico dal 2010 al 2013
Pallone d’oro nel 1993, miglior marcatore italiano nella storia dei Mondiali (insieme a Paolo Rossi e Christian Vieri, con nove centri in tre edizioni disputate) e quarto miglior realizzatore di sempre, in generale, con la maglia azzurra, con le sue 27 reti in 56 gare: al di là dei numeri, Roberto Baggio è uno dei simboli del calcio italiano per il suo talento capace di essere apprezzato e ammirato oltre i colori da ogni tifoso e appassionato di calcio.
Nato a Caldogno, in provincia di Vicenza, il 18 febbraio 1967, la straordinaria classe di Roberto Baggio è legata alla sua carriera in Nazionale e alle tre edizioni della Coppa del Mondo disputate negli anni Novanta. A Italia ’90 illumina le ‘Notti magiche’ e trascina gli Azzurri al terzo posto: indimenticabile la sua cavalcata da centrocampo contro la Cecoslovacchia che gli vale la prima realizzazione in una manifestazione iridata. Quattro anni più tardi, da Pallone d’oro in carica e vincitore anche del FIFA World Player nel 1993, si consuma la sua agrodolce e leggendaria avventura ai Mondiali d’oltreoceano: prende per mano la squadra agli ottavi di finale contro la Nigeria, con una doppietta, quindi realizza la rete decisiva ai quarti contro la Spagna. Un’altra sua doppietta, in semifinale contro la Bulgaria, spalanca agli Azzurri le porte della finale, in cui i ragazzi guidati da Arrigo Sacchi si arrendono al Brasile solo ai rigori, con il suo decisivo errore dagli undici metri. A Francia ’98 il cammino dell’Italia si interrompe invece ai quarti, di nuovo ai rigori, contro i padroni di casa transalpini, lasciando però impresso nella mente di tutti quello che poteva essere e che non è stato, con un suo tiro al volo d’esterno, ai supplementari, perdersi a fondo campo per una questione di centimetri.
Allenatore abilitato UEFA Pro, è entrato nella Hall of Fame del calcio italiano nel 2011.
Ambasciatore FAO, al Museo del Calcio di Coverciano è conservata la maglia con cui ha concluso la sua carriera in azzurro, nella sfida amichevole contro la Spagna del 28 aprile 2004; una divisa dove campeggia la scritta che riassume l’amore incondizionato degli appassionati di calcio nei suoi confronti: ‘Grazie Roby’.
È stato Presidente del Settore Tecnico dal 2010 a 2013.