“Non è la mia Panchina d’oro, ma la Panchina d’oro di tutti: del presidente, dei giocatori e, in particolar modo, dello staff tecnico che ha collaborato continuamente con me, in perfetta sintonia. Senza di loro non avrei mai ottenuto questo risultato esaltante”. Fabio Capello osserva raggiante il prestigioso trofeo che il Settore Tecnico gli ha assegnato, mentre risponde alle domande de giornalisti presenti accorsi a Coverciano.

Il tecnico del Milan ha ottenuto questo riconoscimento succedendo così nell’albo d’oro a Raymond Goethals, l’allenatore dell’Olympique Marsiglia a cui è stata assegnata la Panchina d’argento così come a Bobby Robson (PSV), Howard Wilkinson (Leeds) e Carlos Alberto da Silva (Porto), tutti e quattro vincitori nei rispettivi campionati nazionali in questa stagione ‘91/’92 appena conclusa.

La motivazione del premio. Bobby Robson e Raymond Goethals sono al loro secondo scudetto consecutivo. Carlos Alberto da Silva ne ha aggiunto un altro alla sua già ricca collezione. Howard Wilkinson, specialista in promozioni, si è tolto la soddisfazione di un titolo di campione d’Inghilterra alla guida di una squadra presa quattro anni fa sull’orlo della retrocessione in terza divisione. Ma Fabio Capello ha fatto di più. Ha vinto il suo primo scudetto da allenatore alla prima vera stagione in panchina, avendo alle spalle soltanto esperienza di settore giovanile ed una brevissima partentesi in prima squadra di cinque anni fa. Aveva giurato allora che non avrebbe mai più fatto l’allenatore. ‘Costretto’ a cambiare idea, ha rispolverato la tuta ed ha gestito al meglio la non facile eredità di Arrigo Sacchi, trasformando uno squadrone da coppa in uno squadrone da campionato. Che ha chiuso imbattuto, impresa mai riuscita a nessuno nella storia del torneo a diciotto squadre, senza per questo rinunciare né alla qualità del gioco, né allo spirito offensivo, testimoniato da 74 reti all’attivo.

 

Nell'immagine di copertina, i cinque tecnici premiati. Da sinistra: Wilkinson, Capello, Goethals, da Silva e Robson.

Nella foto all'interno: Fabio Capello riceve il premio dalla 'madrina' del premio, Barbara Facchetti. Al centro, Raymond Goethals