A novembre inizia il primo corso per Responsabili del Settore Giovanile
Il presidente del Settore Tecnico Albertini annuncia: “Abbiamo istituito il ‘Premio Mino Favini’ per eleggere la persona che ottiene risultati migliori a livello gestionale”martedì 8 ottobre 2019
“Il nostro obiettivo è creare talenti e fare in modo che entri a regime una figura specifica di responsabile del Settore giovanile per ogni club”: lo ha detto il presidente del Settore Tecnico della FIGC Demetrio Albertini nel corso della presentazione del primo corso per responsabile di Settore giovanile, avvenuta oggi al Centro tecnico di Coverciano.
Un argomento di cui il presidente della FIGC Gabriele Gravina e lo stesso Albertini avevano parlato martedì 1° ottobre al termine del Consiglio Federale. “In questo momento – ha sottolineato Albertini – il ruolo del responsabile del settore giovanile lo può svolgere il direttore sportivo o l'allenatore. Per la crescita dei nostri talenti gli allenatori potrebbero dare delle visioni importanti dal punto di vista tecnico, ma magari meno sul fronte organizzativo e viceversa. Dispiace anche che delle squadre di Serie A in questo momento abbiano come rappresentante in questo ruolo un segretario amministrativo. Quindi credo che il primo obiettivo sia dare delle competenze specifiche globali a questa figura che, come settore tecnico, riteniamo fondamentale per lo sviluppo e la crescita dei nostri calciatori e del nostro calcio”.
Questo nuovo corso vuole formare in maniera specifica questa figura, attraverso 192 ore di lezione che si terranno nelle aule del Centro Tecnico Federale di Coverciano. Inizialmente è prevista la possibilità di seguire un ‘Corso Élite’ che inizierà il 18 novembre, con un programma didattico contenuto a sole 36 ore, per tutti coloro che ricoprono attualmente il ruolo di responsabile di settore giovanile in società di Serie A, con una lunga esperienza alle spalle proprio nel settore in questione. “Oggi anche la UEFA – ha detto ancora Albertini - ci richiede di avere la figura d'elite di responsabile del Settore giovanile e noi stiamo iniziando un percorso per armonizzare le normative affinché chi ricopre questo ruolo abbia anche delle specifiche prerogative”.
Albertini ha anche presentato una sintesi, creata dal match analist Antonio Gagliardi, con dei dati molto esplicativi. “Se vogliamo pensare a formare buoni giocatori, dobbiamo pensare a una classifica, quella del 'Pallone d'oro': negli ultimi 10 anni noi italiani siamo entrati solo sette volte nei primi trenta. La Spagna 41, la Germania 29. Ci sarà un confronto aperto all'inizio del corso e avremo incontri internazionali con personaggi provenienti da Germania, Spagna, Belgio e altre realtà, partendo da una figura chiave della FIGC che è Roberto Mancini. Anche lui sarà coinvolto nel corso. A febbraio raggiungeremo uno standard in cui coinvolgeremo anche altri professionisti.”.
Infine Albertini ha dato un annuncio. “In concomitanza con questo corso abbiamo istituito con il presidente federale Gabriele Gravina il 'Premio Mino Favini', che riguarderà i settori giovanili italiani. Vogliamo ripercorrere quanto avviene in premi come la 'Panchina d'oro'. Voteranno i responsabili del settore giovanile per eleggere la persona che ottiene risultati migliori a livello gestionale”.