Una lezione speciale, per recepire da altri sport ulteriori e nuove indicazioni per il miglioramento della disciplina.

Questo pomeriggio, nelle aule del Centro Tecnico Federale di Coverciano, è salito in cattedra per parlare di match analysis il videoanalista della Nazionale femminile, Gianluca Quarta.
Particolarità che ha reso la sua lezione estremamente stimolante per gli allievi del corso per match analyst: Gianluca è il videoanalista della Nazionale femminile di basket, il cui capo allenatore è Marco Crespi.
Un confronto tra due sport, e due modi di intendere la disciplina della match analysis, che ha arricchito il dibattito, come ha raccontato lo stesso Filippo Lorenzon, coordinatore – insieme ad Antonio Gagliardi – del corso: “Crediamo molto nella ‘contaminazione’ che possa giungere da esperti del settore, specializzati in altri sport. Nelle nostre ore di lezione, cerchiamo di poter arricchire la formazione degli allievi grazie agli interventi di professionisti provenienti da altri mondi sportivi”.

“La mia impressione, avendo avuto anche la possibilità di seguire alcune ore di lezione prima del mio intervento – ha commentato Gianluca Quarta – è stata quella di un corso di altissimo livello dal punto di vista della qualità del servizio offerto a dei professionisti che vogliono intraprendere questa carriera.
Dal punto di vista, definiamolo ‘sostanziale’, i punti di convergenza tra i due sport non sono tantissimi, visto che nella pallacanestro le situazioni sono più codificate; il punto di maggiore contatto si ritrova quindi nelle situazioni che possono crearsi da palla inattiva nel calcio. Nel metodo, invece, per come viene interpretato il ruolo di match analyst, abbiamo molte similitudini tra calcio e basket: dalla raccolta dati alla video analisi da proporre alla squadra.
Come per la Figc, anche a livello di Federazione Italiana Pallacanestro abbiamo dei corsi – organizzati da Raffaele Imbrogno - per formare la figura del match analyst: un dato che evidenzia come questa figura sia sempre più indispensabile all’interno di uno staff tecnico, non solo nel calcio o nel basket, ma anche per quel che riguarda altri sport”.