Emozioni, bisogni e motivazioni dietro lo scouting: disponibile la tesi di Mattia Notari
È consultabile il lavoro con cui l’attuale ‘responsabile scouting under 20’ della Juventus si è diplomato a Coverciano all’ultimo corso per Dsmartedì 12 ottobre 2021
“Non un trattato, non un’esposizione fredda”, ma “un viaggio”, per “parlare di emozioni, di bisogni e di motivazioni”. Sono le parole che Mattia Notari, l’attuale responsabile scouting under 20 della Juventus, ha usato nelle prime pagine della sua tesi del corso per Ds – dal titolo “Lo scouting inverso: viaggio pandemico alla ricerca del talento tra bisogni e motivazioni” - per descrivere il suo elaborato: un ‘viaggio’, appunto, tra esperienze personali ed emozioni, immerso nelle lezioni del corso per Direttore Sportivo durante l’emergenza epidemiologica, alla ricerca di qualcosa di più profondo che sottenda al mondo dello scouting.
Quello di Mattia Notari è un lavoro che “vuole invitare a riflettere”, perché - utilizzando sempre le sue stesse parole utilizzate all’interno della tesi - “conosciamo i giocatori per i voti al fantacalcio, per i valori di Transfermarkt, per le migliori azioni di Wyscout e per l’indice di pericolosità della Panini, ma non conosciamo le loro ansie pre-gara”. Dietro l’osservazione calcistica e dietro ogni giocatore c’è un vissuto, ci sono anni di esperienze, più o meno belle, e questo lavoro è un invito ad aprire la nostra mente per comprendere cosa si celi dietro certi meccanismi e studi.
"Lo scouting inverso": la tesi di Mattia Notari
L’AUTORE
Mattia Notari è l’attuale ‘responsabile scouting under 20’ della Juventus.
Come calciatore, la sua carriera da difensore centrale – dopo alcuni anni tra Atletico Catania e Novara - è stata legata al Mantova, con cui ha giocato dal 2002 al 2010, prima di intraprendere un’esperienza anche in Belgio, al Lierse, di cui parla ampiamente nella sua tesi del corso per Ds.
È stato il migliore della propria classe all’ultimo corso per Direttore Sportivo organizzato dal Settore Tecnico della FIGC.