Squadre B, tra paragoni europei e opportunità per il futuro: on-line la tesi di Pierluigi Petritola
Un lavoro che ha analizzato gli esempi negli altri campionati del Continente e come si possano sviluppare le seconde squadre in Italiamartedì 22 gennaio 2019
Le ‘Squadre B’ sono un tema caldo per il calcio italiano.
Introdotte con il Comunicato ufficiale numero 42 nel maggio 2018, hanno come obiettivo principale quello di costituire un ponte per i giovani calciatori tra la fine dei campionati giovanili e l’entrata nel professionismo.
Ma si tratta davvero del primo tentativo di introduzione delle seconde squadre in Italia? E quali sono i termini di paragone nel resto d’Europa?
Domande a cui ha cercato di rispondere Pierluigi Petritola nella sua tesi dal titolo ‘Squadre B: sviluppo e crescita di giovani talenti’ - all’ultimo corso per ‘Direttore Sportivo’ ad indirizzo tecnico.
Un lavoro che non solo ha passato in rassegna gli esempi al di fuori dei confini italiani per conoscere e comprendere le divergenze tra i differenti progetti, ma che ha anche analizzato il tentativo posto in atto in questa stagione dalla Juventus. Quindi, mettendosi nei panni di un ipotetico Direttore Sportivo della ‘Roma B’, ha infine provato a strutturare un programma di sviluppo per una prossima seconda squadra della società giallorossa, dalla costruzione della rosa fino alle strategie di marketing.
Per leggere il lavoro completo, clicca qui.
L’AUTORE
Pierluigi Petritola, avvocato classe 1975, già agente di calciatori, ha iniziato la sua avventura all’interno di un club nel 2013, come team manager dell’Ascoli, la squadra della sua città.
Dopo un’esperienza, sempre come team manager, alla Salernitana, nella stagione 2016/2017 è stato il Ds del Monticelli Calcio, in Serie D.
Nel 2018 ha seguito a Coverciano il corso per ‘Direttore Sportivo’ ad indirizzo tecnico.