Buon compleanno a Pietro Vierchowod!
06 aprile 2021
giovedì 21 giugno 2012
Cracovia, 21 giugno 2012 - Con l’Irlanda Ignazio Abate ha fatto il suo debutto all’Europeo e domenica a Kiev con l’Inghilterra Cesare Prandelli potrebbe puntare ancora una volta su di lui: “Ci aspetta un quarto di finale difficile – spiega - ma la squadra è pronta sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale.
Sicuramente faremo una grande partita. Loro hanno grande entusiasmo, dalla nostra c’è un gruppo che sa mettere il cuore oltre l’ostacolo. Bisogna arrivare alla partita tranquilli e consapevoli dei nostri mezzi e si può arrivare sereni solo dando il 100% in allenamento.
Siamo un gruppo di ragazzi molto semplici, attaccati alla maglia e alla nostra terra e coltiviamo il sogno di arrivare, con i nostri sforzi e i nostri limiti, il più in alto possibile. Lottiamo in campo per 100 minuti e credo che gli italiani se ne siano accorti".
A chi gli chiede se il Ct deciderà chi schierare tra lui e Maggio in base al modulo che la squadra adotterà con gli inglesi risponde: “Io ho giocato quest’anno in una difesa a quattro e lui in una difesa a tre, ma penso che entrambi possiamo giocare con tutti e due i moduli. Non so ancora con che modulo giocheremo, ma cercheremo come sempre di imporre il nostro gioco, mentre credo che loro la metteranno sul piano del fisico. Sappiamo che ci sarà da soffrire”. Il difensore del Milan non si sbilancia su chi tra Italia e Inghilterra scenda in campo con il ruolo di favorita: “Non lo so, a questi livelli è difficile stabilirlo.
L’Inghilterra non è partita con i favori dei pronostici, ma adesso ha trovato grande entusiasmo e ora come noi pensa di poter arrivare sino in fondo”. Alla domanda se le caratteristiche dell’Inghilterra le stia spiegando Prandelli o Balotelli, vista la sua esperienza in Premier League, Abate risponde sorridendo: “No, no, ce le sta spiegando Prandelli. Loro sono molto bravi nelle ripartenze e nel gioco sulle fasce. Hanno giocatori veloci e attaccanti molto forti di testa, ma noi con il nostro equilibrio e la nostra serenità dovremo cercare di imporre il nostro gioco oltre che saper soffrire quando ci sarà da soffrire. Loro badano un po' meno alla tattica e puntano di più sull'intensità, ma con Capello come Ct sono migliorati tantissimo anche dal punto di vista tattico". Dopo l’ultimo episodio in Ucraina-Inghilterra si è tornati a parlare di quale sia lo strumento migliore per risolvere la questione dei gol-fantasma e Abate non può che rievocare un’altra situazione di gioco che ha vissuto in prima persona: “Sono favorevole alla tecnologia per i gol fantasma, nel calcio moderno ci sono tanti dubbi e io ricordo ancora quello capitato a noi, a San Siro, contro la Juventus".