Buon compleanno a Pietro Vierchowod!
06 aprile 2021
mercoledì 29 maggio 2013
Lo definisce “un ritorno voluto”, il primo passo verso un obiettivo più concreto: il Mondiale in Brasile. Alberto Aquilani si gode il rientro in Nazionale, all’indomani della chiusura di una stagione che brucia ancora per quel terzo posto sfumato proprio all’ultimo e che ha negato alla Fiorentina la gioia di partecipare il prossimo anno alla Champions League. Ma quello che conta, ora, è la maglia azzurra e la possibilità di un doppio viaggio in Brasile: “E' stato un ritorno voluto – racconta il centrocampista nel ritiro di Coverciano - anche la scelta di andare a Firenze e di tornare nel campionato italiano è stata fatta in ottica nazionale. Sono contento di questa chiamata, sono tornato a far parte del gruppo e c'è grande soddisfazione”. Aquilani è convinto di avere le caratteristiche giuste per la Nazionale che ha in mente Prandelli. “E' ovvio che, se mi venisse chiesto cosa darei per andare alla Confederations Cup, la risposta sarebbe tutto, ma ci sono delle scelte che il ct dovrà fare e quindi aspettiamo. Io darò sicuramente il massimo, poi tireremo le somme. Ho le caratteristiche per far parte di quel tipo di centrocampo che vuole Prandelli e per giocare con questo modulo, che è lo stesso del nostro club: sia il ct che Montella cercano il gioco, la finalizzazione con il possesso palla e giocatori di qualità”. Ma per pensare alla Confederations Cup c’è ancora tempo. “Prandelli è stato chiaro, prima c'è una partita che vale la qualificazione al Mondiale e il pensiero è solo per quella, poi dopo cominceremo a pensare alla Confederations. Bisogna prepararsi nel migliore dei modi alla Repubblica Ceca”. E, se c’è tempo per pensare alla Confederations, il Mondiale è ancora lontano: “Il Brasile – spiega Aquilani - è la patria del calcio e il Mondiale è l'appuntamento più importante. E' ovvio che uno ci spera e, quando sono tornato qui per rimettermi in gioco, ho pensato anche al Mondiale in Brasile. Manca ancora tanto tempo, ma sicuramente il pensiero c'è”. La Confederations è anche il sogno del difensore del Cagliari Davide Astori: “Per andare alla Confederations - confessa l’azzurro – giocherei anche mezza punta, il fatto di non avere il posto sicuro in questo gruppo è uno stimolo in più per me. La partita con San Marino farà da vetrina per chi giocherà, non credo ci saranno problemi di concentrazione”.