Buon compleanno a Pietro Vierchowod!
06 aprile 2021
mercoledì 6 giugno 2012
Cracovia, 6 giugno 2012 - Quando parla di Auschwitz e Birkenau, la voce di Giorgio Chiellini è ancora rotta dall'emozione. La visita lo ha colpito profondamente: "Il momento più toccante dei tanti che abbiamo vissuto oggi è stato quando i tre sopravvissuti allo sterminio ci hanno fatto vedere i loro tatuaggi. E' incredibile quello che è successo ed è incredibile come queste persone siano state strappate ai loro affetti e abbiano passato tutto quello che hanno passato". Il difensore azzurro ammette che la visita ha scioccato tutti: "Ho detto ai miei amici e ai miei cari che una visita qui va fatta per forza: vedere con i propri occhi il luogo materiale dove queste stragi sono avvenute lascia dei sentimenti incredibili. Parlare con quelle persone ancora di più. Ognuno dovrebbe venire qui per capire e far sì che certe cose non accadano più".
Dopo la doverosa parentesi si inizia a parlare di calcio, anche perché la sfida contro la Spagna si avvicina. Il difensore bianconero parla di una condizione ritrovata e di un'atmosfera che comincia a diventare quella dei grandi eventi: "I diecimila che ieri sera hanno assistito al nostro allenamento ci hanno dato nuovo entusiasmo dopo una settimana non facile per i tanti attacchi più o meno giusti che abbiamo dovuto subire. Ma noi siamo bravi a isolarci e a pensare solo al campo. Io sto bene e da giorni mi sto allenando con il gruppo. C'è grande voglia di iniziare l'avventura. La gara con la Spagna è la dimostrazione che forse l'Europeo è più difficile del Mondiale. Per fermarli serve la prova di un grande collettivo, è necessario aiutarsi e bisogna cercare non solo di difendersi, ma anche di imporre il nostro gioco, fatto di possesso palla e di attacco degli spazi. Certo, vedere le ultime gare della Spagna e vedere che il loro gioco non cambia al di là degli interpreti ci ha fatto capire ancora di più la difficoltà della gara. Ma anche loro dovranno avere un po' di paura ad affrontare l'Italia".
Il discorso scivola anche sul modulo e sulla possibilità di giocare con la difesa a tre: "Stiamo provando diverse soluzioni e non credo che il mister abbia ancora deciso. Da parte nostra c'è la massima disponibilità. Credo che il problema non sia tanto il modulo, ma soprattutto come interpretiamo la partita. Nella nostra carriera tanti di noi hanno sperimentato più moduli, quindi non avremmo problemi anche a giocare a tre dietro. L’importante è farlo con la giusta concentrazione e con il giusto spirito di squadra". Chiellini poi tesse le lodi di De Rossi, massimo indiziato come terzo centrale qualora si dovesse provare la difesa a tre: "Penso di non dover insegnare niente a Daniele. Lui questo ruolo lo ha già provato e lo ha interpretato alla grande. Contro di noi in campionato all'andata giocò in quel ruolo e fu il migliore in campo. Ha classe, carisma ed esperienza per interpretarlo al meglio".
L'ultimo appello è per le popolazioni terremotate, con il difensore che in sala stampa ricorda di spedire un sms al 45500 per aiutare chi sta soffrendo.