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06 aprile 2021
martedì 22 maggio 2012
Coverciano, 22 maggio 2012 - "Torno per dare il mio contributo non per andare in vacanza". Parola di Antonio Di Natale. Il bomber dell'Udinese torna in azzurro a due anni di distanza dalla sua ultima apparizione in maglia azzurra nel Mondiale Sudafricano, che lo vide andare in gol inutilmente nell'ultima gara contro la Slovacchia. "Ho trovato un gruppo giovane e con tanto entusiasmo - attacca Totò - Noi problemi in attacco? Non direi, ci sono due fenomeni come Cassano e Balotelli e poi ci sono anche io. Ho fatto 80 goal in tre anni, qualcosa vorrà dire. Sono qui per mettere in difficoltá il Ct e se saró chiamato in causa sono sicuro che farò benissimo".
Il prossimo 10 giugno a Danzica il bomber dell'Udinese potrebbe trovarsi di fronte di nuovo gli Spagnoli Campioni in carica. "Non voglio pensare alla Spagna, né a quello che è stato, né a quel rigore fallito nel 2008. Ora vivo questa avventura con tanto entusiasmo e vedo che nel gruppo si respira la stessa aria. Se mi pesa la maglia azzurra? Puó essere, questa è una maglia pesante, ma ora ho 34 anni ed esperienza da poter mettere al servizio del gruppo: questo è ciò che voglio fare. Ho fatto il mio percorso a Udine : credo che arrivare terzo con l'Udinese sia come vincere uno scudetto - sottolinea con orgoglio Di Natale - Con questa maglia mi sono tolto tante soddisfazioni e non ho rimpianti, ora mi piacerebbe fare lo stesso in azzurro. A chi devo tutto? Al mio primo allenatore a Viareggio, Roberto Pruzzo, al presidente dell'Empoli Corsi che è stato il primo a credere in me, e alla famiglia Pozzo". Un pensiero va anche alla vicenda del calcio scommesse: "All'Udinese sarebbe impossibile fare questo, sono tutti stranieri. Battute a parte, io sono per il calcio pulito. Per me certe cose non devono esistere e chi ha sbagliato deve pagare. Il calcio è lavoro, sudore, partite, vittorie, ma anche sconfitte. E' stato brutto vedere scene come quelle di Genova - io di istinto la maglia non me la sarei mai tolta, perchè me la sono sempre sudata. Certi episodi è difficile spiegarli ai bambini".
Su Prandelli, Di Natale ha la sua idea. "In questi due anni ha saputo creare un bel gruppo riportando entusiasmo. Io sapevo che lui mi stava seguendo anche se non mi chiamava, e so che alla fine se avessi fatto il mio percorso sarei stato premiato: così è stato. Credo che questa squadra possa fare bene. Con chi preferirei giocare fra Balotelli e Cassano? Non ho mai giocato con nessuno dei due. Non mi vedrei male nemmeno insieme a loro due. Il mio ruolo? Rendo meglio come prima punta, ma sono a completa disposizione del Ct". Ultima cosniderazione dell'attaccante, sulla sua idea di attaccare le scarpette al chiodo: "Ora penso agli Europei, poi ho un altro anno di contratto con l'Udinese, vedremo in seguito. Voglio passare più tempo con i miei bambini".