Per certi versi, Roma–Milan è stata un manifesto per il futuro del calcio italiano, visto che nel match l’hanno fatta da padroni Gianluigi Donnarumma e Nicolò Zaniolo, ormai non più soltanto promesse ma splendide realtà del nostro movimento. Men che ventenni si stanno prendendo a suon di prestazioni maiuscole, leadership da veterani e giocate decisive tutto il palcoscenico che conta e a pienissimo merito.

Il portiere del Milan e della Nazionale è una certezza granitica del movimento tricolore, tanto da attirare già da anni le attenzioni del gotha calcistico internazionale. In questa stagione, tuttavia, sta trovando una continuità di altissimo rendimento quasi incredibile, risultando partita dopo partita l’ago della bilancia rossonera. Nel match di cartello della 22^ giornata, quello appunto tra Roma e Milan di domenica sera, ha compiuto una serie di interventi al limite del possibile, capaci di arginare le numerose sortite giallorosse alle quali ha risposto con un’esplosività stupefacente prima a Schick, poi a Dzeko (due volte) e, infine, a Zaniolo. Proprio quest’ultimo, tuttavia, è stato colui che è riuscito ad abbattere la muraglia dell’estremo difensore milanista, piombando su una sua respinta come un falco e realizzando così la rete del definitivo pareggio a inizio ripresa. Il suo è un moto perpetuo che crea pericoli e porta intensità in ogni zona del campo, un perfetto centrocampista box-to-box. Arrivato come scommessa in estate, già ha fugato ogni dubbio e si è preso prepotentemente la Roma sulle spalle.