Dopo Cesare e Paolo, la dinastia Maldini sbarca nuovamente in Serie A con l’esordio di Daniel
Il talento di terza generazione è anche il primo rossonero nato negli anni duemila a debuttare nella massima serie del calcio italianolunedì 3 febbraio 2020
Ieri abbiamo visto porsi un’altra pietra miliare nello storico percorso della famiglia all’interno della storia del calcio. Daniel Maldini estende alla terza generazione l’epopea che porta il suo cognome dopo il debutto sancito a San Siro nel match impattato contro il Verona.
A quasi 66 anni dall’esordio in A di nonno Cesare e a 35 da quello di papà Paolo, Daniel conquista l’ambito palcoscenico negli ultimi scampoli della partita, diventando nell’occasione anche il primo rossonero nato negli anni duemila a sbarcare nel campionato apicale della nostra gerarchia calcistica. Classe 2001 già nel giro della Under 19 guidata da Bollini, a differenza dei suoi illustrissimi familiari, è un attaccante esterno che può ricoprire anche il ruolo di centrocampista offensivo.
Non è tempo di proclami, tantomeno quello di bilanci, va soltanto assaporato un momento che resta indubbiamente spartiacque nella carriera di un atleta e che fisiologicamente attrae l’attenzione mediatica in maniera ancor più evidente per via di quel cognome scritto sulle spalle che è capace di raccontare pagine importanti della storia del nostro sport, tanto legate ai colori rossoneri quanto all’azzurro che vide Cesare, prima giocatore e poi allenatore di Under 21 e Nazionale maggiore e Paolo, storico Capitano per lungo tempo recordman di presenze con l’Italia, distinguersi.
“Un sogno che si realizza, ho provato un’emozione forte”, ecco le parole a caldo di Daniel all’esito del match. Partire da quelle sensazioni e costruire su di esse un importante percorso, adesso è questo il suo compito.