Buon compleanno a Pietro Vierchowod!
06 aprile 2021
lunedì 25 marzo 2013
Un dubbio di formazione, e di conseguenza sul modulo, tra Giaccherini e Cerci e una certezza per Cesare Prandelli: “A Malta ci aspetta una gara molto delicata, potrebbe essere semplice se saremo bravi a creare spazi”. L’Italia torna in campo domani sera (ore 20.45) per le qualificazioni a Brasile 2014 in una partita che, sulla carta, non dovrebbe presentare grandi difficoltà, ma il Commissario tecnico non si fida, anche se Malta è ferma a zero punti in classifica con quattro sconfitte in altrettanti incontri. “Troveremo una squadra molto organizzata – sottolinea - perchè si allena quasi con la frequenza di un club, una squadra che sa raddoppiare e intercettare. L’ultima sconfitta di Malta contro la Bulgaria è maturata su un campo con un vento fortissimo ed è stata condizionata da due errori clamorosi. Resto dell'idea che ogni partita sia diversa dalla precedente. Mi preoccupano le condizioni meteo e il forte vento che potremmo trovare perché, se non ci sei abituato, questo ti fa perdere la concentrazione. L'importante sarà riuscire ad essere bravi nei tocchi e nella profondità di gioco. Mi auguro che la squadra produca le stesse occasioni create nella gara con il Brasile”.
L’Italia potrebbe cambiare pelle, ma Prandelli non ha ancora deciso: “Ho un dubbio tra Giaccherini e Cerci, me lo porterò fino a domani mezz'ora prima della gara. Non siamo prontissimi per continuare con il modulo a tre punte, vogliamo capire bene anche l'atteggiamento dell'avversario”. La scelta di
uno tra Cerci e Giaccherini rispecchia il dubbio sul modulo tattico dell'Italia, ovvero sul 4-3-3 o sul più probabile 4-3-1-2 provato nell'ultimo allenamento di Coverciano.
Diamanti e Candreva sono destinati a partire dalla panchina: “Il primo – osserva il cittì - sta vivendo una stagione importante a Bologna, ma in
Nazionale la situazione è un po' diversa. Lui preferisce partire da destra e svariare per accentrarsi e tirare, noi però abbiamo compiti e ruoli più precisi per la costruzione della manovra. Ora sto valutando giocatori diversi, in particolare Cerci è molto più attaccante anche rispetto ad un giocatore come Candreva”.
Le certezze comunque ci sono e si chiamano El-Shaarawy e Balotelli: “Costituiscono una coppia con grandissimi margini di miglioramento – continua Prandelli - possono fare cose molto interessanti. El Sharaawy si adatta sia al 4-3-1-2 che a un centrocampo a quattro. Quando Balotelli dice che la Nazionale è speciale, ha ragione, questa maglia unisce tutti, in tutti i sensi, quando arrivi a Coverciano dimentichi anche gli attriti del campionato”.
L'obiettivo a breve raggio è quello di mettere velocemente al sicuro la qualificazione a Brasile 2014. “Le gare con Malta e la Repubblica Ceca saranno determinanti in chiave qualificazione, facendo 6 punti potremmo passare un'estate serena e prepararci al meglio per il Mondiale”.
Domani sera dovrebbe partire dal primo minuto Ignazio Abate, che ha recuperato dall’affaticamento alla base dell’esclusione nell’amichevole con il Brasile. Il difensore del Milan condivide la preoccupazione di Prandelli per una partita che nasconde diverse insidie: “Ha ragione il mister, quando incontri squadre che giocano con dieci uomini dietro la linea della palla è normale che si possano trovare delle difficoltà. Starà a noi partire con il piglio e la voglia giusta, per indirizzare la partita su un certo binario. Abbiamo parlato dell'incognita vento che ci potrebbe essere domani sera, però sappiamo che dobbiamo essere pronti a tutto, che ci saranno difficoltà, ma questa squadra è capace di stupire”.
Abate spende parole positive per due suoi compagni di squadra: “De Sciglio è un ragazzo molto tranquillo, semplice. La sua grande dote penso sia l'equilibrio, è un freddo, che sente poco la pressione, e alla sua età è qualcosa che gli permette di fare la differenza. Balotelli lo vedo molto sereno, ha coronato il suo sogno di indossare la nostra maglia, dentro si sente un po' più responsabile, orgoglioso e felice. Ha voglia di imporsi e dimostrare di essere un grande giocatore. A Milano tutti gli vogliamo bene, come qui in Nazionale, quindi si sente a casa”.