Buon compleanno a Pietro Vierchowod!
06 aprile 2021
giovedì 27 dicembre 2012
Milano, 27 dicembre 2012 – Il quotidiano La Repubblica lo ha definito “il ragazzo dell’anno”. 14 reti in campionato, e il titolo, di capocannoniere attuale della Serie A, ne avallano decisamente la candidatura. Stiamo parlando di Stephan El Shaarawy. “Francamente non me l’aspettavo – ha detto il ‘Faraone’ del Milan a Maurizio Crosetti - Pensavo solo di giocare un po’ di più, dopo le partenze di Ibra e Cassano. Ma non avrei mai creduto di partire così forte. Vorrei proprio diventare il bomber più giovane nella storia della serie A".
La ‘crisi’ economica pare avere aiutato i giovani calciatori italiani a trovare spazio nelle prime squadre: "Eh, ci ha aiutato molto, ha dato spazio ai giovani. E ha fatto capire che i giovani sono forti, non tappabuchi… Ma che bisogno c'è di comprare tanti giocatori all'estero?"
El Shaarawy, di origine egiziana, è nato a Savona, e parla con cadenza ligure: "Però sono un italiano, dalla testa ai piedi, di un’Italia che è cambiata non solo nel calcio…
Anche la Nazionale, con la coppia offensiva El Shaarawy-Balotelli esprime questo cambiamento: “Vero. E possiamo andare lontano, il primo sogno è il mondiale brasiliano del 2014, nella terra del calcio".
Stephan dice di sé: "Sono un ragazzo umile, perbene e buono con tutti. Almeno, io mi sforzo di essere così. A quattordici anni, già mi allenavo con la prima squadra del Genoa. Però non credo di avere perso qualcosa: ho realizzato quanto desideravo da piccolo e va benissimo così. E ho continuato a studiare: mi piacerebbe iscrivermi a economia, come mio fratello. Niente orecchini o tatuaggi? Bisogna distinguersi. Se mi copro di tatuaggi, poi divento uguale a tutti".
L’intervista integrale di Maurizio Crosetti a Stephan El Shaarawy è pubblicata sul numero odierno del quotidiano La Repubblica.