Esame superato a pieni voti per Matteo Gabbia in occasione dell’esordio in Serie A
Chiamato in causa per sostituire Kjaer, il giovane difensore rossonero si è distinto per attenzione e disciplina nel posticipo contro il Torinomartedì 18 febbraio 2020
Un esordio inaspettato, un ingresso in campo nell’imponente atmosfera di San Siro che non era assolutamente nell’aria. Eppure Matteo Gabbia non ha vacillato, sapendo rispondere all’appello di Pioli in maniera esemplare sul finire della prima frazione di gioco del posticipo contro il Torino, quando l’infortunio del danese Kjaer ha propiziato l’occasione.
Prima assoluta in Serie A per il classe 1999 prodotto del settore giovanile del Milan. Tempismo e piedi buoni sono i suoi tratti distintivi, testimoniati anche da un trascorso da centrocampista centrale, anche nelle nazionali giovanili azzurre che lo hanno visto protagonista sin dalla Under 15 fino ad entrare in pianta stabile nel nuovo corso dell’Under 21 targata Nicolato, non prima di un’importante esperienza al Mondiale Under 20 dove ha anche guidato gli Azzurrini da capitano nella finale 3°/4° posto contro l’Ecuador.
La svolta tattica nella scorsa stagione, passata in prestito alla Lucchese. Favarin l’ha voluto al centro della sua difesa rivestendolo di grande fiducia (lo testimoniano le 29 presenze messe a referto). Adesso, l’ultimo passo, il debutto nel massimo campionato italiano coi colori che ha sempre amato, fornendo inoltre una prestazione pienamente convincente che gli è valsa anche il plauso di un mostro sacro come Ibrahimovic, come il giovane difensore milanista ha raccontato nel dopo gara.