Grande partecipazione al Liceo Galvani per il convegno ‘Calcio e integrazione’
martedì 17 novembre 2015
Grande successo per le iniziative promosse dalla FIGC nell’ambito del programma “Bologna Città Azzurra” e collegate all’amichevole in programma questa sera con la Romania allo Stadio ‘Renato Dall’Ara’.
La Biblioteca Zambeccari del Liceo Galvani di Bologna ha ospitato questa mattina il convegno ‘Calcio e integrazione’, promosso dalla FIGC e dalla Federcalcio rumena.
Vicine culturalmente e sportivamente, le due Federazioni si sono trovate concordi nell'ampliare lo spettro delle iniziative legate alla gara di questa sera, esplorando il ruolo del calcio nella costruzione delle relazioni sociali nell'Europa del domani. Prima dell'interazione con i circa 100 studenti dell’istituto, gli interventi sono stati affidati al Direttore Generale della FIGC Michele Uva, alla Coordinatrice della Commissione integrazione Fiona May, al Presidente della Federazione rumena Razvan Burleanu e al Ricercatore dell'Università di Bucarest Antonio Amuza. La moderatrice Alessandra Giardini, nell'introdurre i lavori ai quali ha partecipato anche il Console Generale di Romania Eugen Serbanescu, ha subito posto l'accento sull'attualità, ricordando i drammatici fatti di Parigi: "Oggi ha ancora più senso parlare di integrazione perché uno degli obiettivi degli attacchi di venerdì scorso era lo stadio, che è espressione della nostra libertà, dove viviamo le nostre passioni ed esprimiamo nel senso comune gioie e dolori condivise da milioni di persone".
"Su questo argomento, l'impegno della FIGC è massimo - ha affermato Uva - con il passare dei mesi, infatti, il lavoro della Commissione istituita dal Presidente Tavecchio è evoluto dall'antirazzismo all'integrazione e all'inclusione, investendo in cultura e nei valori dello sport. Il calcio, dopo la scuola, è uno strumento straordinario di integrazione e per questo ci siamo fatti promotori del ‘Progetto Rete’, grazie al quale i 114 ragazzi, provenienti da 16 centri di accoglienza di otto diverse regioni italiane, si sono affrontati nell’arco di due giornate in un torneo di calcio sette contro sette". In conclusione, rivolgendosi agli studenti, Uva li ha esortati così: "La vostra generazione ha una scommessa da vincere: cancellare dal vocabolario dell'intolleranza le parole diversità, minoranza e razzismo"
Gli hanno fatto eco le parole di Fiona May, che ha spiegato perché è stato scelto un nome così forte come 'Razzisti? Una brutta razza' per affrontare argomenti tanto delicati: "Avevamo bisogno di attrarre la vostra attenzione, i ragazzi al giorno d'oggi sono molto più stimolati di prima e bisogna parlare con loro in maniera moderna. La nostra ambizione è contribuire a cambiare il futuro con l'insegnamento e la cultura". La partita di questa sera è nata con un significato particolare soprattutto per sottolineare l'amicizia tra la comunità rumena e quella italiana. Anche per questo Burleanu ha incentrato il suo intervento sul contributo che il calcio offre all'integrazione dei rumeni in Italia e sull'importanza della lotta contro il razzismo e la xenofobia.
Sempre nella mattinata di oggi, presso il Dipartimento di Scienza Aziendale dell’Università di Bologna, si è tenuto un seminario multidisciplinare organizzato dalla FIGC in collaborazione con il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale dell’Università di Bologna. ‘Oltre la partita di calcio: organizzazione, management e iniziative della Federazione Italiana Giuoco Calcio’ il titolo dell’incontro durante il quale sono stati affrontati temi legati all’organizzazione del calcio in Italia, alle attività promozionali, alla gestione dei grandi eventi, allo sviluppo del settore giovanile e del calcio femminile. Sono intervenuti il professor Nicola Tomesani e i responsabili dell’Ufficio Stampa Paolo Corbi, dell’Ufficio Competizioni Giovanni Spitaleri e del Centro Studi e Formazione della FIGC Niccolò Donna.
Si è svolto ieri invece l’incontro dal titolo “L’evoluzione del calcio moderno nella formazione del giovane calciatore”, riservato agli allenatori delle squadre giovanili delle società del territorio, organizzato dalla FIGC attraverso il Settore Giovanile e Scolastico in collaborazione con l’Associazione Italiana Allenatori Calcio dell’Emilia Romagna e il Comitato Regionale Emilia Romagna LND. Circa 100 tra tecnici e dirigenti dei settori giovanili si sono confrontati con gli esperti del Club Italia, del Settore Tecnico e del Settore Giovanile e Scolastico, riuniti dall'ufficio del Coordinatore FIGC-SGS dell'Emilia Romagna.
Ha riscosso l'interesse dei partecipanti il programma strategico di sviluppo della Federazione presentato dal Segretario del Settore Giovanile e Scolastico Vito Di Gioia: Nuovo sistema Elite delle Scuole di Calcio, Centri Federali territoriali, Stage formativi Calciopiu, Futsal Camp e riforma dei campionati giovanili gli esempi concreti delle riforme e dei programmi sviluppati negli ultimi mesi, ma anche grande attenzione ai messaggi educativi che pongono il ragazzo al centro del processo di sviluppo. Ed è soprattutto su questi aspetti che si è soffermato Sergio Roticiani, componente del Consiglio direttivo SGS e docente del Settore Tecnico. Rita Guarino, tecnico della Nazionale U17 femminile e componente della commissione attività di base SGS, ha illustrato la metodologia di allenamento delle nazionali giovanili. Al centro dell’incontro poi il programma di sviluppo federale del calcio femminile, che proprio a Bologna sta ottenendo risultati incoraggianti grazie agli investimenti nel settore giovanile del Bologna FC1909, coordinato da Daniele Corazza e della ASD Bologna femminile. Corazza ha illustrato il modello, l'organizzazione e la filosofia del Bologna, una delle società che maggiormente investe in questo settore.
Nell’ambito delle iniziative di ‘Bologna Città Azzurra’ si concluderà nel pomeriggio a Palazzo D’Accursio l’esposizione delle quattro Coppe del Mondo alzate al cielo dagli Azzurri nel 1934, 1938, 1982 e 2006.
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