I migliori italiani della 6^ giornata di campionato secondo le valutazioni dei media
Vengono da ogni reparto le migliori prestazioni italiane dell’ultimo turno di Serie A. Cinque presenze per altrettante confermemartedì 1 ottobre 2019
Ecco i calciatori italiani con la miglior media-voto comparativa tra i più diffusi quotidiani sportivi (La Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tuttosport).
GLI “IN” DEL CAMPIONATO
Salvatore SIRIGU (G 7; C 7,5; T 9) Parma – Torino 3-2
Con tre reti al passivo, non avendo visto il match, potrebbe sembrare una serata storta ma, al contrario, il suo apporto è stato immenso. Para un rigore, compie interventi decisivi e spettacolari, tiene a galla la sua squadra fino all’ultimo, stante una fase difensiva da dimenticare nella trasferta emiliana. Ennesima dimostrazione di totale affidabilità.
Ciro IMMOBILE (G 7,5; C 7,5; T 7,5) Lazio – Genoa 4-0
Le incomprensioni sono state fugate, le polveri sono tornate asciutte, pronte a brillare, la Lazio ha ritrovato il suo rullo compressore. Generoso, ispirato e freddo, confeziona un assist per Milinkovic-Savic, forse anche meglio quello sfornato per Luis Alberto sulla rete annullata; meritata, infine, la rete a metà ripresa che lo ripaga per quanto fornito a tutti i compagni.
Stefano SENSI (G 7,5; C 7,5; T 7,5) Sampdoria – Inter 1-3
Sembra davvero non volersi fermare più. Mette lo zampino, direttamente e indirettamente, in due gol, appare sempre acceso ed ispirato, un motore inarrestabile nella mediana di Conte. Semplicemente indispensabile.
Gaetano CASTROVILLI (G 7; C 8; T 6,5) Milan – Fiorentina 1-3
Che serata per questo classe 1997 che sta facendo faville. La prima rete in A arriva in una serata calcistica di gala come quella di San Siro; basterebbe per una menzione di merito ma lui decide di aggiungere tanta qualità in ogni fase di gioco e dinamismo nel rappresentare un costante appoggio per i compagni di reparto.
Andrea BELOTTI (G 7; C 7; T 6,5) Parma – Torino 3-2
È un gladiatore, lo sappiamo. Sa esaltarsi anche in match di estremo sacrificio come quello di Parma dove, al netto del rigore trasformato, praticamente non gli è stato concesso alcuno spiraglio offensivo. Rincorre tutti, pressa e incita i compagni. Vero condottiero.