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Il prof. Castellacci spiega la funzione della "casetta" di legno

giovedì 22 maggio 2014

Il prof. Enrico Castellacci ha spiegato oggi in conferenza stampa a cosa serve la “casetta” di legno per gli allenamenti degli Azzurri, che è comparsa in molte immagini mandate in onda in questi giorni dai media: “Abbiamo cercato di riprodurre in piccolo le condizioni ambientali che troveremo presumibilmente a Manaus, ma anche a Recife e a Natal, dove il clima è similare. Per cui, in questa casetta di legno c’è una temperatura di circa 32-33 gradi con un tasso di umidità che si aggira intorno al 70%. Con un tasso così alto la percezione della temperatura è diversa: 32 gradi diventano 34-35. Dentro ci sono dei tapis roulant e delle cyclette: si fanno lavorare i ragazzi con un programma particolare e si vede la loro resistenza. Naturalmente sono monitorati per quanto riguarda la frequenza cardiaca, misurano il peso prima e dopo per vedere quanto hanno perso dal punto di vista idrico e subito dopo viene rilevato l’acido lattico per vedere la fatica che ognuno di loro ha accumulato. Poi c’è una vasca di ghiaccio dove immergono le mani per raffreddare di nuovo il corpo. Tutto questo ci serve per valutare come reagiscono all’umidità e se c’è da fare qualche correzione a livello di preparazione”.