Articoli e interviste

Insigne: due sogni tra il Napoli e l'Azzurro

lunedì 3 settembre 2012

Insigne: due sogni tra il Napoli e l'Azzurro

Coverciano, 3 settembre 2012 - E' il volto nuovo della Nazionale di Cesare Prandelli, Lorenzo Insigne 21enne attaccante del Napoli, reduce da una stagione da protagonista a Pescara e con la Under 21 e avviato a una definitiva consacrazione nelle fila del Napoli. Un' accelerazione vorticosa nella carriera del ragazzo di Frattamaggiore, umile e realista fuori dal campo, quanto esplosivo e risoluto sul terreno di gioco. "Sinceramente non mi aspettavo questa convocazione, così come qualche girono fa non mi aspettavo di non essere chiamato con la U21 - attacca Lorenzo - "Quando al termine della partita contro la Fiorentina il Team manager del Napoli mi ha dato la bella notizia, non ci credevo. Poi sono andato a casa e ho visto che era vero! Per un giovane essere chiamato dalla Nazionale maggiore è sempre un'occasione importante - sottolinea con una linea di emozione - l'aver fatto bene con Zeman lo scorso anno mi ha permesso poi di andare in ritiro con Napoli, ringrazio Mazzarri perché se sono qui oggi lo devo a lui. Per un naploetano come me ho già realizzato due sogni: scendere in campo con il Napoli e arrivare in Nazionale. Merito anche della mia famiglia che mi è stata sempre vicina, così come Jenny, la mia ragazza".

Già i sogni, di quelli che aiutano a inseguire un obiettivo ritenuto impossibile come vestire la maglia della squadra del cuore, magari emulando le gesta del proprio campione preferito. Per Lorenzo la fonte di ispirazione aveva una maglia numero 10, quella di Alex Del Piero. "Vedevo i suoi tiri a giro e sognavo di riuscire un giorno a fare lo stesso. Tuttora in allenamento provo ad imitarlo, qualche volta ci riesco pure. Peccato non poter giocare contro di lui e magari scambiarsi le maglie. Non ha ancora trovato una squadra? Magari provo a parlare con il Presidente De Laurentiis..."

Con la partita di venerdì sera a Sofia inizia per l'Italia il percorso delle qualificazioni a Brasile 2014, un cammino definito difficile dallo stesso Commissario tecnico. Un traguardo che al momento per Insigne rappresenta una prospettiva lontana.  "Se uno lavora duramente, giorno dopo giorno, i risultati arrivano - dice con la sicurezza e la maturità di un veterano - "Sono giovane e per ora non penso che a migliorare insieme ai miei compagni del Napoli e ai tanti campioni che sono qua in azzurro. Quando arrivi a questo livello - prosegue Insigne - non devi mai sentirti arrivato: ci vuole tanto per arrivare sin qui, e un attimo per tornare indietro".

Nell'anno del congedo di tanti campioni, la Serie A può tornare a schiudere nuove prospettive sul futuro del calcio italiano. "E' un bene che nel nostro campionato i giovani possano giocare di più - conclude l'attaccante campano - Purtroppo non è sempre stato così nel recente passato. Ora ci stanno dando spazio, dobbiamo saper ripagare questa fiducia lavorando duramente. Compagni di Nazionale come Immobile e Florenzi stanno dimostrando il proprio valore anche nella massima serie".