Le preoccupazioni seguite all’addio di Conte e alle cessioni di Romelu Lukaku e Achraf Hakimi sembrano rientrate per i tifosi nerazzurri, grazie ad un avvio di campionato convincente della squadra di Simone Inzaghi, che ha eguagliato il suo predecessore in termini di punti collezionati (21) e di reti segnate (26). L'ex allenatore laziale è riuscito persino a migliorare il rendimento difensivo dei nerazzurri (12 gol subiti, due in meno della passata stagione a questo punto del campionato). Uno degli uomini chiave di quest’ottimo avvio della Beneamata nel torneo è senz’ombra di dubbio Federico Dimarco, freccia in più nell’arco di Inzaghi, perfettamente a suo agio sulla fascia e in grado d’interpretare al meglio uno dei ruoli chiave del 3-5-2 nerazzurro, come testimoniano i due gol e l’assist serviti in nove presenze in questa Serie A – tante partecipazioni, quante quelle nelle precedenti 17 partite disputate con la maglia del Verona. Nel match contro l’Empoli, Dimarco ha trovato la sua seconda rete stagionale: non era mai arrivato a due marcature in Serie A prima di gennaio e, a proposito di esterni di spinta protagonisti del recente passato nerazzurro, nemmeno il già citato Hakimi era riuscito a segnare due reti così presto nella passata stagione (che chiuse poi a quota sette). Nel match contro i toscani il gol è stato solo la ciliegina sulla torta in una prestazione dove l’apporto offensivo dell’esterno classe ’97 gli ha permesso di raggiungere un Opta Index altissimo, che fa di lui il miglior italiano di questa decima giornata di campionato.

Quella di Dimarco è stata una prova di grande sostanza e di costante pericolosità per la retroguardia toscana, come evidenziato dalle quattro occasioni da gol generate dai piedi del numero 32: nessun giocatore ne ha create di più in questa giornata di Serie A. Inoltre, con cinque cross riusciti, l’esterno nerazzurro è stato anche il giocatore, al pari di Cristiano Biraghi, che ne ha completati di più in questo turno di campionato – quattro su azione (record assoluto) e uno da calcio d’angolo. Avvalorando ancora di più la sua prestazione, Dimarco non si è solo messo al servizio dei proprio compagni, ma ha anche dimostrato di possedere grande personalità e fiducia nei propri mezzi, arrivando spesso ad una soluzione personale. Infatti, nessun’altro giocatore in campo ha effettuato più conclusioni del ventitreenne milanese nel match, né in assoluto (quattro), né per quanto riguarda quelle che hanno centrato lo specchio della porta (due, una delle quali ha portato alla rete del definitivo 0-2). 

I dati della partita contro l’Empoli

Minuti giocati 90

Palloni Giocati 87

Tiri nello specchio 2/4

Gol 1

Cross riusciti 5/8