Nato il 31 luglio del 1969 a Lecce, Antonio Conte muove i primi passi nel mondo del pallone nel settore giovanile della squadra della sua città, il Lecce, nelle cui fila debutta anche in serie A il 6 aprile dell’86 – quando non aveva neppure compiuto 17 anni – contro il Pisa. Nel 1991 passa alla Juventus dove resterà per tredici stagioni a cavallo degli anni novanta e duemila, diventandone capitano e simbolo. Negli anni trascorsi in bianconero vince cinque campionati di Serie A e tutte le competizioni UEFA con la sola eccezione della Coppa delle Coppe, competizione cui non ha mai partecipato.
Con la maglia della Nazionale partecipa al Mondiale 1994 perdendo in finale contro il Brasile; a causa di un infortunio, salta l’Europeo 1996, disputando invece il successivo (Euro 2000), concluso però in anticipo a causa di una lesione ai legamenti della caviglia destra, ma vincendo comunque la medaglia d’argento.
Nel 2006 inizia l’attività di allenatore nel Siena e nella stagione 2008-2009 ottiene il titolo di campione nel campionato cadetto con il Bari. Passato sulla panchina della Juventus nell’estate del 2011, si aggiudica il titolo di campione d’Italia per tre stagioni consecutive, impresa che in precedenza era riuscita solo a Carlo Carcano e Fabio Capello. Vince anche la Supercoppa Italiana per due volte, la prima contro il Napoli, la seconda contro la Lazio. Con la Juventus taglia due traguardi storici: i 102 punti in campionato e l’imbattibilità casalinga, con 57 punti conquistati su altrettanti disponibili. Oltre a Siena, Bari e Juve, guida anche l’Arezzo nella stagione 2006-2007 e Atalanta nel 2009-2010.