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Le prime dichiarazioni di Prandelli

domenica 17 giugno 2012

Le prime dichiarazioni di Prandelli

Poznan, 17 giugno 2012 - Cesare Prandelli è carico. Il Commissario Tecnico considera la gara di domani con l'Irlanda la più importante della sua carriera: "Tre giorni fa ho detto che dipende tutto da noi – ribadisce in conferenza stampa - Dovremo essere concentrati solo sulla nostra partita per vincere. Se mi parlate ancora di ‘biscotto’ vi rispondo che la Spagna è una squadra che ha basato tutto sullo spettacolo e sul gioco e non posso nemmeno pensare che programmi una partita. Pensiamo a noi, sono convinto che abbiamo la qualità e i mezzi per vincere una gara difficile".

 

Prandelli spiega che la partita con l'Irlanda nasconde delle insidie, nonostante la squadra di Trapattoni sia già eliminata: "E’ una squadra orgogliosa e quindi vorrà chiudere al meglio questo Europeo. Sono convinto che non sarà una gara semplice perché anche contro la Croazia sono stati sfortunati prendendo gol subito. Non dimentichiamoci poi che con loro la Spagna al 60' stava ancora 1-0. Ora hanno tolto tutte le tensioni e giocano con più tranquillità. Noi dovremo essere bravi a non farli ripartire, a non farli lanciare. Abbiamo lavorato bene per questa gara". Il Ct non si esprime per quanto riguarda il modulo che adotterà: "Voglio riservarmi un piccolo vantaggio. Questa squadra può fare sia il modulo con i tre difensori, sia quello con i quattro. Dipenderà anche dagli interpreti. Comunque, al di là del modulo, conta il cuore. Balotelli? Oggi sta molto meglio. Vediamo come si allena e poi decidiamo. Noi siamo in grado di cambiare anche per mettere in difficoltà l'avversario".

 

Quella con l'Irlanda non può essere una partita come le altre anche perché Prandelli gioca contro il suo maestro, Giovanni Trapattoni: "Vorrei che tutte le vigilie fossero così emozionanti e che ci fosse sempre questo clima. Lui per me rimane sempre il Mister, mi ha allenato quando avevo vent’anni. Sono cresciuto con lui, anche da un punto di vita umano. Ha sempre rispettato tutti, anche noi che giocavamo meno. La sua forza è che si è sempre messo in discussione, è sempre stato competitivo e sempre voglioso di aggiornarsi. E’ una persona eccezionale". (Lo stesso concetto è stato espresso da Trapattoni su Prandelli non più tardi di un'ora prima in conferenza stampa, ndr)”. Il tecnico azzurro prova a stemperare la tensione: "Noto a volte un clima particolare, ma bisognerebbe parlare di calcio e stemperare un po' la tensione. Tornando a parlare della gara di domani, l'Irlanda è una squadra temibile perché ha l'orgoglio nazionale e la capacità di soffrire. Ci sono tante componenti perché sia una partita difficile da giocare. Noi siamo confortati dai risultati fisici, stiamo molto bene, possiamo alzare il ritmo e correre per novanta minuti".