Lippi: "Prima dell'esordio in un Mondiale, un ct prova qualcosa di imparagonabile"
venerdì 13 giugno 2014
"L'aria è simile a quella del 2006. Sono andato a Coverciano a salutare la Nazionale e ho percepito compattezza e unità di intenti. Psicologicamente questo gruppo si avvicina a quello della Germania. Poi molto dipende dalla fortuna negli accoppiamenti, dagli episodi, dalla partita iniziale". Marcello Lippi ripete quanto ha già detto qualche giorno fa: questa Italia ha uno spirito simile alla sua, campione del mondo nel 2006. Per lui, le favorite mondiali non cambiano: "Ci sono squadra come Brasile, Argentina, Spagna, Germania e Italia che possono vincere sempre. Bisogna avere fiducia. Preoccuparsi è lecito, anche perché esistono gli avversari. A cominciare dall'Inghilterra. Ma noi siamo più forti". Quindi si sofferma sulle ultime dichiarazioni di Andrea Pirlo in conferenza stampa: "Andrea è uno dei nostri grandi fuoriclasse. E i fuoriclasse ragionano così: vogliono vincere, non partecipare". La chiusura è dedicata alle sensazioni che prova un ct prima dell'esordio mondiale: "Una grande tensione, qualcosa che non ha paragoni. Ma, datemi retta, dentro la testa di Prandelli ci sono solo convinzione e fiducia".
L'intervista integrale a Marcello Lippi, realizzata da Vittorio Oreggia, si trova su Tuttosport di oggi.