Generazione Azzurra

"Made in Italy": gol pesantissimo per Sturaro, Parolo e Candreva danno la scossa

venerdì 26 febbraio 2016

È stata una tre giorni europea vibrante, con molte stelle azzurre impegnate sui campi del vecchio continente. Tra sorprese, delusioni e conferme cerchiamo di tracciare un bilancio delle prestazioni fornite dai giocatori azzurri impegnati sul proscenio europeo.

Il match degli ottavi di Champions League tra Juventus e Bayern Monaco è stato uno di quelli che vale ampiamente il prezzo del biglietto. Una partita dai due volti con i padroni di casa che sono riusciti ad agguantare il pareggio, dopo uno svantaggio di due reti. Una reazione d’orgoglio e tecnica scaturita da una situazione che avrebbe tagliato le gambe a molti, dato il dominio bavarese visto fino ad inizio ripresa; una riscossa che ha avuto l’uomo del destino in Stefano Sturaro. Il centrocampista classe ’93 di scuola genoana, che aveva rilevato Khedira, è stato l’artefice del definitivo 2-2 a pochi minuti dal suo ingresso: una rete da predatore dell’area di rigore quella del 27 bianconero, capace di attaccare con estrema decisione il primo palo, anticipare in estirada la difesa ospite e insaccare il cross dalla sinistra di Morata alle spalle di Neuer. Dopo la grande prestazione nella semifinale d’andata dell’anno scorso contro il Real Madrid, un’altra performance di livello assoluto per lui nella competizione più prestigiosa.

Abbandoniamo la Champions per spostarci in Europa League, una kermesse dove il tricolore era presente in abbondanza nella serata di giovedì. Il bilancio per le squadre italiane è stato deficitario anche se la soirée era iniziata col migliore degli aperitivi, stante il passaggio del turno della Lazio, grazie al 3-1 impartito al Galatasaray. La squadra di Pioli riceveva in casa i turchi dopo l’1-1 di settimana scorsa e tutto si è deciso nella seconda frazione di gioco, in particolare con l’ingresso in campo di Candreva, apparso subito in forma smagliante, capace di mettere lo zampino in 2 delle 3 reti dei biancocelesti, dando la scossa decisiva. È stato tuttavia Parolo a sbloccare il match con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner, una rete che legittima una prestazione di grande intensità da parte del centrocampista.

Purtroppo stavolta non ci sono stati lampi da parte di Bernardeschi, impegnato più a limitare Eriksen e Alli che a sporgersi nella metà campo inglese. Era stato lui a rimettere la qualificazione sui binari al Franchi, ma al White Hart Lane non c’è stata storia, col Tottenham padrone del campo e del gioco, come il secco 3-0 fatto registrare all’esito dei 90’ testimonia appieno. Neppure a Napoli ci sono stati molti sorrisi, visto l’1-1 finale che qualifica il Villareal in virtù del successo del Madrigal. Insigne è stato schierato insolitamente a destra nel tridente e più volte è stato autore di spunti interessanti, specie quando al 72’ ha costretto Areola ad un intervento prodigioso con un gran tiro dal limite. Gabbiadini, subentrato al 78’, ha tentato un tiro dalla distanza dei suoi in prossimità del fischio finale, finito a lato di poco. Una partita a larghi tratti dominata dai partenopei che proprio per questo lasciano la competizione a testa alta ma con l’amaro in bocca.

Dulcis in fundo, tuttavia. Contro ogni pronostico e dopo una maratona di 120’, l’Andelecht di Okaka riesce a buttar fuori l’Olympiacos padrone di casa. I tempi regolamentari si erano conclusi sull’1-0 per i greci che hanno così portato il match all’overtime nel quale però la compagine belga ha saputo avere la meglio con un definitivo 1-2. Il centravanti cresciuto nelle giovanili giallorosse ha vissuto tutti i 120’ in campo, segnalandosi per generosità.