"Made in Italy": successo perentorio di Roma e Fiorentina in Europa League, serata da dimenticare per Inter e Sassuolo
venerdì 30 settembre 2016
Sembra proprio indigesta questa Europa League per l'Inter di De Boer, di nuovo sconfitta, questa volta in trasferta, dallo Sparta Praga per 3-1. A nulla possono valere le attenuanti di una formazione molto rimaneggiata e priva dei gioielli della campagna estiva Joao Mario e Gabigol (non inseriti in lista UEFA per ottemperare agli obblighi del FFP) visto che l'atteggiamento mostrato è stato davvero negativo, basti vedere in che modo la squadra nerazzurra ha incassato le prime due reti; la tensione non era assolutamente quella giusta e Kadlec ha firmato la sua doppietta nella prima mezz'ora di gioco proprio approfittando di due svarioni difensivi: prima l'intervento molle di Felipe Melo che ha di fatto aperto la strada verso Handanovic e poi l'inspiegabile dormita sul calcio di punizione dei padroni di casa, unico modo per consentire una facilissima imbucata che ha messo l'attaccante ceco a tu per tu con l'estremo difensore sloveno. I cambi nella ripresa portano al gol di Palacio ma, a 15 minuti dalla fine, arriva il definitivo 3-1 di Holek, lasciato ancora colpevolmente libero in area. Due partite e 0 punti. Si fa durissima ora specie perché ci sarà il doppio impegno contro il Southampton da affrontare con l'unico risultato possibile della vittoria. Netta sconfitta anche per il Sassuolo, affondato sotto il diluvio belga dai padroni di casa del Genk sempre per 3-1. Anche qui accade tutto nella prima mezz'ora col doppio vantaggio casalingo maturato a spese di una compagine emiliana palesemente sotto ritmo e priva di 8 titolari. Dopo la terza rete del Genk arriva il gol di Politano che prova a riaccendere le speranze ma è solo un'illusione, dato che la difesa belga non soffrirà poi molto da lì alla fine.
Le buone notizie arrivano invece dal suolo patrio coi larghi successi casalinghi di Roma e Fiorentina, impegnate rispettivamente contro i romeni dell'Astra Giurgiu e gli azeri del Qarabag. I giallorossi tremano soltanto all'inizio quando Allisson compie un mezzo miracolo che scongiura il clamoroso vantaggio ospite; da lì in poi è una vera passeggiata agevolata dalle giocate di un monumentale Francesco Totti schierato sulla tre quarti: il Capitano confeziona due assist e colpisce anche una traversa, 40 anni e davvero non sentirli. Due gol per tempo senza particolari patemi e vetta del girone E in coabitazione con l'Austria Vienna, la burrasca pare essere già alle spalle. Vince o meglio stravince anche la Fiorentina che cala un pokerissimo contro il Qarabag. Pronti-via l'aggressività degli azeri scatena vari contropiedi e Tatarusanu è costretto ad alzare l'asticella più volte, specie da parte di Reynaldo; presto però il super offensivo 3-3-4 messo in campo da Sousa dà i suoi frutti con tre reti prima del 45' siglate dai due centravanti fiorentini Babacar (2) e Kalinic. Nella ripresa un momento molto toccante con l'ingresso in campo di Zarate, tornato disponibile dopo la traumatica esperienza della malattia di sua moglie che per la gioia di tutti è riuscita a sconfiggere il cancro: Maurito non tradisce e sigla una fiabesca doppietta che dedica alla sua metà tra la commozione dell'intera comunità viola.
Quinta rete in 4 partite per Balotelli col Nizza. Non basta "Super Mario" però ad evitare la pesante sconfitta per 5-2 incassata dai suoi a Krasnodar: al doppio vantaggio casalingo ha risposto allo scadere della prima frazione proprio il centravanti italiano, costretto a lasciare il campo all'intervallo per problemi fisici; ecco che nella ripresa i russi dilagano, lasciando la squadra della costa azzurra ancora al palo a quota 0 punti. Prima vittoria europea per il Celta Vigo di Giuseppe Rossi, chiamato ad interpretare l'insolito ruolo di mezz'ala contro il Panathinaikos: 80' minuti non certo memorabili ma assolutamente sufficienti in un ruolo del tutto inedito che agevolano il 2-0 degli spagnoli.