Ancora una volta il sussulto di classe del Capitano giallorosso risulta essenziale ad una Roma troppo poco incisiva al fine di strappare il pass per la semifinale di Coppa Italia. Un Cesena mai domo mette in crisi la retroguardia di Spalletti in svariate occasioni, specie col centravanti Rodriguez che costringe Allisson a più di un intervento decisivo nella prima frazione di gioco nella quale i padroni di casa non riescono di fatto a innescare le punte; soltanto El Shaarawy prova a sparigliare le carte con un paio di iniziative personali. Succede tutto nella ripresa: un avvolgente contropiede romanista porta Dzeko ad infilare il tap-in del vantaggio su suggerimento del Faraone ma, poco dopo, l'evidente incomprensione tra il portiere brasiliano della Roma e Manolas, in serata decisamente no, viene colta al balzo dall'Azzurrino Garritano, lesto ad insaccare la rete del pareggio. Proprio quando tutto lasciava presagire l'overtime, l'atterramento in area di Strootman porta sul dischetto il match ball per la Roma: manco a dirlo Totti non trema e trafigge Agliardi sbrogliando una matassa ben più complessa di quanto tutti potessero aspettarsi. Sarà quindi una semifinale dal sapore ancor più intenso, visto che verrà giocata sotto forma di derby capitolino tra la Roma appunto e la Lazio, capace di espugnare San Siro e mettere fine al filotto di vittorie consecutive dell'Inter di Pioli. Un match meritatamente portato a casa dai biancocelesti che hanno sofferto soltanto l'assalto finale all'arma bianca dei nerazzurri, apparsi piuttosto sottotono anche per via di un turnover che non ha dato i frutti sperati. In rete Biglia e Felipe Anderson per gli ospiti, Brozovic per i padroni di casa che non sono riusciti a completare la rimonta nel finale. Da segnalare la prima da titolare nelle fila laziali per il centrocampista classe '96 Alessandro Murgia, già visto per qualche scampolo di partita nel corso del Campionato ed autore del lancio che porta Immobile a guadagnarsi il rigore poi trasformato da Biglia.