Buon compleanno a Pietro Vierchowod!
06 aprile 2021
sabato 1 settembre 2012
Milano, 1 settembre 2012 – Da Firenze a Milano, sponda rossonera, per mandare “Al diavolo i pregiudizi”. E’ questo il titolo dell’articolo che Sport Week ha dedicato a Riccardo Montolivo. “Ho pagato la mia adattabilità a ruoli diversi: regista, mezzala, trequartista. Così su di me non c’è uniformità di giudizio – ha dichiarato il centrocampista azzurro - E’ tutto un: sì, bravino ma… Può fare la mezzala ma non lo è di natura… Sì, ha il passo della mezzala, ma mmmm… Da una parte è un vantaggio poter stare dappertutto, dall’altra solo per questo rimani un mezzo giocatore. Dove voglio giocare? In mezzo al campo, non sono un 10”.
Montolivo al Milan ha ritrovato Pazzini, compagno di molte avventure: “Ci hanno uniti molto gli anni delle giovanili dell’Atalanta, nei quali abbiamo condiviso sogni, speranze e la vittoria della Coppa Italia Primavera; l’aver esordito in B, in A e nell’Under 21 insieme, nella stessa partita.
Quando l’ho raggiunto alla Fiorentina. Lui non era famoso, io ero alla prima stagione, un po’ ci somigliavamo, anche nel taglio di capelli. Insomma la gente ci confondeva l’uno con l’altro, per strada chiedevano l’autografo o la foto a me pensando che fosse lui, e viceversa. Anche per questo hanno preso a chiamarci PazzOlivo”.
L’intervista integrale di Fabrizio Salvio a Riccardo Montolivo è pubblicata sul numero odierno di Sport Week.