Buon compleanno a Pietro Vierchowod!
06 aprile 2021
martedì 26 giugno 2012
Cracovia, 26 giugno 2012 - Con l’Inghilterra è partito per la prima volta titolare in questo Europeo e anche a detta del Ct Prandelli ha giocato una buona partita. Riccardo Montolivo spera di poter scendere in campo anche con la Germania, una sfida che per lui ha un sapore particolare: “E’ una partita speciale – ammette - non posso nascondere che in me c'è una piccola parte di Germania: mia madre è tedesca e fino a 15 anni ho passato tutte le estati dai miei nonni vicino ad Amburgo.
Ho molti amici, ma mi sento italiano: di tedesco forse ho una parte del mio carattere e una certa freddezza, sia dentro sia fuori dal campo''. Con i tedeschi l’Italia cercherà di mostrare quelle qualità espresse con l’Inghilterra che sono valse diversi complimenti da tutta Europa: “L’atteggiamento con la Germania sarà lo stesso. Siamo cresciuti, contiamo di migliorare ancora. Rispetto all'Inghilterra sarà una partita diversa, la Germania è una squadra che gioca più a calcio: avremo più difficoltà in fase difensiva, ma anche più spazio in fase offensiva. Credo che la Germania sia una squadra forte e di talento. Sono tre competizioni che arrivano in fondo. A questo punto però penso conti poco, a contare sarà cosa si mette in campo giovedì e noi abbiamo intenzione di vendere cara la pelle".
Dopo l’errore dal dischetto con l’Inghilterra, Montolivo assicura che non si tirerebbe indietro qualora la partita dovesse di nuovo terminare ai calci di rigore: “Mi presenterei a calciarlo perché i rigori non li sbaglia chi non li tira. Poi è una sensazione personale: al fischio finale uno se se la sente o meno lo capisce dalle sensazioni del momento. Quando sbagli ti crolla il mondo addosso, però quando sono tornato a metà campo ero sereno e fiducioso, avevo delle sensazioni positive. Ero convinto che il mio errore non sarebbe stato decisivo''. Il centrocampista azzurro ammette che i due giorni in meno di riposo rispetto alla Germania possono rappresentare un problema, ma che vista l’importanza della posta in palio l’Italia riuscirà comunque a dare il massimo: "Sì, è vero, la stanchezza c'è perché 120 minuti come quelli contro l'Inghilterra si fanno sentire. Poi per la Germania due giorni di riposo in più sono tanti, possono recuperare bene e anche preparare la partita, ma sono convinto che chi scenderà in campo darà tutto. In queste partite tiri fuori tutto quello che hai dentro di te, ecco perche alla fine cambierà poco".