Buon compleanno a Pietro Vierchowod!
06 aprile 2021
venerdì 21 settembre 2012
Le professioni più gettonate per i calciatori, che pensano al proprio post-carriera agonistica, sono l’allenatore, il dirigente di club, l’osservatore, l’agente e l’opinionista televisivo.
C’è poi una nutrita schiera di artisti del pallone che rivolge i propri propositi futuri ad altri mondi e altri sogni artistici. Come canterebbe qualcuno “sogni di rock ‘n’ roll”...
Il calciatore con più successo da musicista, che da atleta, è stato sicuramente Julio Iglesias. Il celebre cantante spagnolo, prima di dedicarsi all’arte delle sette note, giocava da portiere nella squadra riserve del Real Madrid. Una promettente carriera interrotta a soli 20 anni, a seguito di un incidente stradale, per la gioia del suo vasto pubblico musicale.
Ruud Gullit, stella del Milan e dell’Olanda degli anni ‘80/’90, era notoriamente amante della musica reggae. Il suo curriculum di cantante/chitarrista annoverare persino delle pubblicazioni discografiche e l’ospitata nella hit “South Africa”.
Pochi anni dopo giunse in Italia, dagli USA, il difensore Alexi Lalas, voce e chitarrista dei Gypsies, ma anche solista. Musicista nell’animo, anch’egli, come “Il Tulipano nero”, alla fine ha preferito concentrarsi principalmente sul mondo del calcio, ricoprendo le cariche di General Manager e presidente di San Jose Earthquakes, New York Red Bulls e Los Angeles Galaxy; tra l’altro, lasciando il proprio incarico nella metropoli californiana, proprio a seguito delle dimissioni dell'allenatore Ruud Gullit.
Musicista meno professionale è stato invece Ronaldinho, immortalato, solo saltuariamente, a suonare le percussioni in gruppi di musica brasiliana.
Due anni fa, un voce di corridoio, poi non confermata, sosteneva che il grande Leo Messi, da chitarrista, stesse mettendo in piedi una band tributo agli Oasis, per suonare nel Regno Unito, proprio in virtù di un invito proveniente dallo stesso Noel Gallagher.
Nel 2011 fu invece Kevin-Prince Boateng a stregare il pubblico di San Siro, con l'ormai storico moonwalk ballato sulle note di "Billie Jean" di Michael Jackson.
Il centrocampista del Milan ha poi dimostrato di possedere anche notevoli doti vocali, come si può ascoltare nella web-clip di augurio di buon compleanno alla televisione Al jazeera, registrata insieme a Pato, Thiago Silva e al "bit-box" di Robinho.
Gli aspiranti musicisti non mancano neanche nella nostra Nazionale. In un'intervista rilasciata a Vivoazzurro.it e pubblicata qualche giorno fa, il Capitano Gigi Buffon ha dichiarato di avere preso quasi per un anno lezioni di chitarra, interrompendole a “causa di un allargamento della famiglia”.
Chi invece pare essere più motivato nell’apprendimento dello strumento a sei corde è il centroavanti Daniel Pablo Osvaldo, che ci ha parlato in esclusiva della suo hobby:
“Mi piacciono molto il rock, il reggae, il blues. I miei artisti preferiti sono i Rolling Stones e i Pink Floyd; per il blues Muddy Waters, Chuck Berry e tanti altri! Da chitarrista sono al primo anno di lezione, sono agli inizi”.
Dalle Gibson e le Fender, a un’altra sua passione, il cinema: “Dicono che somiglio a Johnny Depp? Mi piace molto come attore, lo ammiro moltissimo, poi mi piace il suo stile e… magari somigliassi a lui!”.
Sarà un chitarrista alla Keith Richards o futuro Jack Sparrow? Dati i suoi 26 anni è ancora presto per dirlo. Anche perché al momento, Osvaldo è in tour per gli stadi d'Italia e d'Europa, intento a mettere a "segno" assoli di altro genere.
LA VIDEO-INTERVISTA A DANIEL PABLO OSVALDO
www.vivoazzurro.it - RIPRODUZIONE RISERVATA