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Pirlo: "La fame c'è e anche tanta"

domenica 27 maggio 2012

Pirlo:

Coverciano, 27 maggio 2012 - Dopo cinque giorni di riposo, Andrea Pirlo ha tanta voglia di azzurro: il centrocampista della Juventus, uno dei veterani della squadra italiana con le sue 82 presenze sulle spalle, si è presentato a Coverciano portando la sua solita determinazione e togliendosi qualche sassolino dalle scarpe: “Spero che questa sia un’estate bella come quella di qualche anno fa (facendo riferimento al 2006 ndr). Qualcuno mi aveva dato per finito ed invece sono ancora qui. In Nazionale abbiamo lavorato bene in questi due anni di preparazione, ma ora arrivano le partite vere, quelle dove devi dimostrare il tuo valore”.

OBIETTIVI – La meravigliosa esperienza del mondiale 2006 ha insegnato a Pirlo che non bisogna mai porre limiti. “Noi siamo l’Italia e in una competizione abbiamo il dovere di provare ad arrivare fino alla fine. E questa Nazionale ha tutto per poter arrivare fra le prime quattro”. Una conferma sulla voglia di vincere del fantasista azzurro e sul fatto che non ci sia affatto appagamento dopo lo scudetto con la Juventus: “La fame c’è e anche tanta. Quando indossi questa maglia ti viene naturale aver voglia di vincere. Inoltre non avendo disputato le coppe, noi della Juventus abbiamo giocato meno di altri e abbiamo lavorato meglio. Ci vuole una grande forza interiore per arrivare fino in fondo e questa squadra ce l’ha”.

 

LEADER E MODULO – Il centrocampista non vuol sentir parlare di una Nazionale che dipenda solo da lui, perché “basta leggere i nomi di questa squadra per capire che i campioni ci sono in tutti i ruoli” anche se ci tiene a specificare che non ha affatto “paura di prendermi le mie responsabilità”.
Riguardo al ruolo che dovrà interpretare in Nazionale, Pirlo garantisce di mettersi a disposizione di Prandelli:  “Credo di riuscire a rendere al meglio in mezzo, ma ho giocato in tutti i moduli e in tutte le posizioni, dando sempre il mio contributo. Il mister ha provato sempre il modulo con la difesa a quattro. Alla Juve abbiamo fatto bene anche con la difesa a tre, ma in questi due anni anche in Nazionale le cose non sono andate affatto male”. Al regista della Nazionale hanno fatto piacere le parole di Gattuso che lo ha incoronato come il miglior giocatore del campionato (“è un amico, le sue parole fanno piacere”) e ammette che “farà un certo effetto vederlo da domani a Coverciano con gli altri campioni del mondo del 2006 a fare il corso allenatori”. Un corso per il quale Pirlo prende ancora un po’ di tempo: “Mi sento bene e ancora all’altezza; se mi sentirò così anche nei prossimi anni vorrei provare a giocarmi i Mondiali del 2014 in Brasile”.
Sull’idea di Prandelli di portare all’Europeo sei attaccanti, il centrocampista della Juventus e della Nazionale spiega che si tratta della conferma sulla voglia del CT di giocare un calcio d’attacco: “Credo che il mister voglia giocare un calcio propositivo, con attaccanti che sappiano muoversi. Comunque, ripeto, questa è una squadra che ha qualità in ogni reparto”.

 

SPAGNA – Non poteva mancare il commento sulla Spagna, prima avversaria dell’Italia in Polonia, che Pirlo indica come la rivale da temere di più per la vittoria finale, anche se “Olanda e Germania hanno delle rose di tutto rispetto”.