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Prandelli: "Alves? Meraviglioso, in 30" ha fatto capire tutto a tutti"

mercoledì 30 aprile 2014

Prandelli:

A 43 giorni dall'inizio del Mondiale, il c.t. Cesare Prandelli ha fatto il punto della situazione in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera: "Non ci saranno inamovibili - ha detto l'allenatore Azzurro - perché, di volta in volta, dobbiamo capire come affrontare gli avversari e perché dopo la Confederations sappiamo cosa vuol dire giocare ogni quattro giorni. Mi aspetto grande concorrenza e ragazzi che pensano alla maglia azzurra 24 ore al giorno. Voglio partire senza problemi. Chi ne ha, o pensa a se stesso, resterà a casa. Dobbiamo avere tante facce e saper cambiare, anche a partita in corsa. Lo dico e lo ripeto da mesi: non siamo i più bravi, ma aguzzando l'ingegno possiamo vincere con i più bravi".

Quest'anno il vivaio offensivo da cui pescare gli attaccanti che partiranno per il Brasile è più generoso che negli anni passati: "Sono contento di avere dei dubbi, due anni fa ce n'erano pochi. Stavolta sono di più ed è meglio. Se un c.t. può scegliere tra 8-9 giocatori vuol dire che c'è un progetto tecnico. Qualche mese fa andava peggio perché i ragazzi non crescevano. Invece, in questo ultimo periodo, Destro e immobile sono usciti dal guscio e hanno dato risposte confortanti. I giovani sono una risorsa, non un timore. Cabrini e Rossi nel '78 erano esordienti e in Argentina sono stati protagonisti. Niente paura".

Il gruppo della Coppa del Mondo in cui è stata inserita l'Italia è stato definito 'girone della morte': "Gli inglesi sono forti, più forti di quanto fossero all'Europeo perché hanno inserito giovani di qualità e corsa. Inoltre, la prima gara orienta il girone e quindi se non è decisiva,  è almeno molto importante... Costa Rica, lo dico dal giorno del sorteggio, ci stupirà. Nessuno la tiene in considerazione e invece tutti dovremo fare i conti con loro. Però sono contento. Per come siamo noi, meglio un girone tosto che pensare di essere già in semifinale".

Due giorni fa, in occasione della celebrazione a Palazzo Chigi della Nazionale di Futsal Campione d'Europa, Prandelli ha avuto modo di mangiare la celebre banana, simbolo della lotta al razzismo, con il premier Matteo Renzi: "Quello di Dani Alves è stato un gesto meraviglioso, in 30" ha fatto capire tutto a tutti, è stato un messaggio incredibile contro il razzismo. Senza bisogno di dire un parola".

L'intervista di Bocci, Monti e Tomaselli a Cesare Prandelli è pubblicata sul numero odierno del Corriere della Sera.