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Prandelli parla dei giovani Azzurri

giovedì 23 agosto 2012

Prandelli parla dei giovani Azzurri

Firenze, 23 agosto 2012 – “Abbiamo trovato un gruppo di ragazzi fantastici, con una mentalità professionale incredibile”, così Cesare Prandelli ha descritto la sua Nazionale al duo Polverosi/A. Santoni del Corriere dello Sport.

Una star internazionale, nonché pilastro azzurro, come De Rossi ha rinunciato a trasferirsi all’estero per restare a Roma, in Italia: “Già la scorsa settimana io l’avevo ritrovato maturo come sempre, sereno, equilibrato – ha commentato il Ct - lui è semplicemente una persona a modo; quando uno riesce anche con una battuta a sdrammatizzare una situazione delicata o a far capire a tutti il proprio pensiero, vuol dire che la tua serenità è totale. E io dico, di cuore: meglio che sia rimasto a Roma. I giocatori della Nazionale come lui che restano nel nostro campionato alzano il tasso tecnico, diventando dei riferimenti per i giovani».

Da una certezza del centrocampo a una promessa: “Siamo stati dei polli a fare partire Verratti, le sue qualità le si conoscevano da mesi. Io l’ho fatto esordire nel ruolo in cui è nato, non voglio inventare nulla. Ma visto che Pirlo sarà con noi ai Mondiali, che De Rossi nella Roma giocherà in quella posizione, io voglio creargli uno spazio azzurro. Sarà interessante vedere anche dove lo impiegherà Ancelotti, visto che ha anche Thiago Motta. Insomma la mia idea potrebbe essere buona anche per il Psg».

Un recente acuto del calciomercato è stato lo scambio Cassano-Pazzini tra Milan e Inter: “E’ una bella cosa, per tanti motivi, anche mediatici. Primo perché i due giocatori erano scontenti; soprattutto Pazzini si era intristito: ora troverà nuovi stimoli e nuove motivazioni. Lo stesso discorso vale per Cassano”.

Cassano non è stato convocato in occasione dell’amichevole contro l’Inghilterra: “Due anni fa eravamo consapevoli che lui ci avrebbe potuto far fare il salto di qualità. Siamo stati chiari, lui si è impegnato, è stato il bomber delle qualificazioni e il miglior assist man, lo abbiamo sostenuto, come dimostra l’Europeo, dove aveva un’ora di autonomia, e io così avevo un cambio sicuro. Ora devo pensare alle qualificazioni Mondiali e pensare a giocatori di prospettiva. Ovviamente, dipenderà da lui: se Antonio giocherà con continuità, da titolare, se sarà in condizione, lui è relativamente giovane per poter guadagnarsi il mondiale. Insomma, non sono freddo nei suoi confronti ma sincero e leale come sempre con i miei giocatori. E questo discorso vale per tutti”.

Dopo le ultime convocazioni, il giro azzurro degli attaccanti si è allargato: “Destro ha fatto il salto di qualità la stagione scorsa con Sannino, che lo ha inquadrato, gli ha fatto capire l’importanza della fase intermedia. Un attaccante ora deve saper tornare nella maniera giusta, e i suoi adesso sono movimenti da ragazzo che ha lavorato settimanalmente su certi schemi. Quest’anno avrà l’opportunità di migliorarli e perfezionarli. Osvaldo è ancora nel giro azzurro? Sì, è un attaccante da seguire, e fino a poco prima dell’Europeo era nei miei pensieri. Poi ho fatto altre scelte perché nelle ultime partite di campionato l’ho visto molto nervoso. Anche lui deve stare tranquillo, non assumersi responsabilità oltre quelle che gli competono. Borini? Lo avevo scelto perché ha la capacità di giocare su tutto il fronte d’attacco, io lo ritengo una punta esterna, forse lui si considera una punta centrale. Ma se non si fosse infortunato, contro l’Inghilterra sarebbe venuto con noi. Rossi? Lo considero un titolare della mia Nazionale. Balotelli? E’ un titolare e può ancora crescere”.

Infine, buone parole anche su un possibile Azzurro del futuro: “Insigne lo abbiamo seguito con attenzione, le relazioni dei tecnici federali sono tutte ottime. Ora è semplice parlarne bene: è un attaccante moderno, anzi è il prototipo dell’attaccante moderno, ha la giocata in funzione alla squadra, mai fine a se stesso; e poi è generoso sul piano tattico Tutto questo grazie agli allenatori che ha avuto, come Zeman, che gli ha insegnato i tempi di gioco”.

 

L’intervista integrale a Cesare Prandelli è pubblicata sul numero odierno del Corriere dello Sport.