Buon compleanno a Pietro Vierchowod!
06 aprile 2021
venerdì 11 ottobre 2013
Con la qualificazione a Brasile 2014 conquistata con due turni di anticipo, Cesare Prandelli voleva dalla sua Nazionale una prova di maturità. Giusto quindi dare spazio a chi ha giocato meno, ma senza perdere di vista l’importanza del risultato, utile ai fini del ranking per essere testa di serie al Mondiale e per non perdere l’imbattibilità nel girone. Alla fine è arrivato un pareggio sofferto, che ha dimostrato ancora una volta il carattere degli Azzurri: “Abbiamo giocato un ottimo primo tempo – spiega il Ct - prendendo gol all’ultimo secondo. Abbiamo sofferto soprattutto all'inizio del secondo tempo, per venti minuti abbiamo pensato solo a difendere e poi sul 2-1 abbiamo giocato bene. Questa squadra è abituata a giocare e se perde la sua peculiarità diventa vulnerabile. Quando abbiamo ripreso a giocare abbiamo avuto delle opportunità su un campo difficile, dove la Danimarca ha dato anche di più di quello che poteva perché era costretta a vincere. Il risultato è giusto".
Il gol subito nel finale di primo tempo ha complicato i piani della Nazionale, fino a quel momento in pieno controllo della partita: "Ci sono dei momenti particolari in cui non dobbiamo abbassare la concentrazione. Dopo 35 minuti molto buoni ci siamo abbassati dieci metri, concedendo alla Danimarca di giocare per le sue punte. Comunque, abbiamo palleggiato discretamente bene, trovato profondità con la palla a terra e avuto un'occasione importante con Marchisio, anche se siamo stati fortunati sui pali presi dai danesi, ma solo da palle inattive".
Martedì con l’Armenia potrebbe tornare Balotelli, fermato da un affaticamento muscolare e da un leggero attacco influenzale: "Ha avuto un po' di febbre, speriamo di recuperarlo per martedì: a Napoli troveremo un'altra squadra agguerrita, tutte hanno la possibilità di finire al secondo posto, ma noi vogliamo terminare imbattuti nelle qualificazioni".
Dopo la tragedia di Lampedusa, ancora una volta un barcone di migranti si è rovesciato nel Canale di Sicilia facendo nuove vittime: "La notizia l’abbiamo saputa prima della partita. Bisogna dare assistenza ai disperati, che in quanto tali sono pronti a tutto. Come Italia dovremo fare qualcosa in più”.
Il gesto tecnico più bello della serata di Copenaghen è stato il gol di Osvaldo, un destro a giro all’angolino dopo un controllo in corsa da vero fuoriclasse: “E’ andata bene – conferma l’attaccante del Southampton, alla quarta rete in Nazionale - abbiamo sofferto un po’, ma alla fine abbiamo trovato un risultato giusto. Ogni volta che vengo chiamato in causa cerco di dare il meglio, sono a disposizione e sono felicissimo di far parte di questo gruppo. Sono sereno e tranquillo e spero di dare il meglio”.
Anche Balotelli si è complimentato su Twitter con il compagno di squadra, definendolo ‘fenomeno’: “Grande Mario – sorride Osvaldo alla notizia del tweet - non l’ho visto perché qui il telefono non prende. Lo ringrazierò dopo personalmente”.
L’altro bomber di giornata è stato Alberto Aquilani, entrato in campo nella ripresa e alla quinta rete con la maglia della Nazionale: “E’ stato un gol fortunoso – ammette sorridendo - è stato bravo Osvaldo a mirare al mio ginocchio… E' stata una prova difficile, per la Danimarca era la partita della vita e si è visto in campo. Noi abbiamo cominciato bene, poi sulla fine del primo tempo abbiamo un poco allentato la tensione e subito la rete di Bendtner. Loro hanno avuto un po' di sfortuna con i due pali".