Buon compleanno a Pietro Vierchowod!
06 aprile 2021
martedì 31 dicembre 2013
Il 2014 sarà l'anno della Coppa del Mondo che si svolgerà in Brasile. Ma il torneo di Cesare Prandelli è già iniziato: "E' presto per preoccuparimi di convocazioni e formazioni - ha detto il ct Azzurro a Marco Ansaldo de La Stampa - Penso a come avvicinarmi al Mondiale nella maniera giusta. Studio i test degli ultimi due anni per capire come la squadra può recuperare tra una partita e l'altra. Chiederò aiuto a Sacchi perchè renda disponibili anche i dati del '94. Quello degli Stati Uniti è il Mondiale più affine per orari, distanze e climi."
Le due grandi competizioni che l'Italia ha affrontato positivamente nell'ultimo biennio hanno lasciato in eredità alcune convinzioni tattiche: "Penso di portare 7 difensori come all'Europeo e in Confederations Cup. Preferisco avere un centrocampista o un attaccante in più soprattutto se ho centrocampisti che sanno coprire buchi in difesa. Come De Rossi che lo fa nella Roma, abbassandosi tra i centrali, ed è la novità che nessuno nota.
Il Mondiale brasiliano darà modo di farsi notare, esplodere o consacrarsi a molti protagonisti del calcio internazionale: "Penso ai soliti noti. Messi ci arriverà nella maturità e sarà più riposato di altre volte. Sarà il Mondiale di chi ha l'esperienza e il carisma per gestire situazioni complesse: Buffon, Pirlo, De Rossi. E da avversario tempo Suarez che è uno dei tre migliori attaccanti al mondo, sa fare tutto benissimo. Pensarlo nell'Uruguay con Cavani dà i brividi. Balotelli? Mario in Nazionale ha fatto cose buone, ora deve farle straordinarie: mediaticamente sarà comunque il suo Mondiale."
Negli ultimi anni il cielo azzurro del calcio italiano è stato rischiarato da giovani stelle, che in alcuni casi hanno mancato di continuità: "Chiunque ha bruciato le tappe all'inizio rischia di fermarsi ed è lì che si deve dimostrare il carattere. E' come quando si torna dall'infortunio e si fatica a riprendere. L'esempio è Giuseppe Rossi che è più motivato di prima."
L'intervista di Marco Ansaldo a Cesare Prandelli è pubblicata integralmente sul numero odierno de La Stampa.